Governo, Nardella sostiene Draghi: "Siamo quasi a 1600 firme affinché resti"

Il sindaco di Firenze: "Probabilmente arriveremo a 2.000 prima del suo discorso". Mercoledì la fiducia

Dario Nardella, sindaco di Firenze (Ansa)

Dario Nardella, sindaco di Firenze (Ansa)

Firenze, 19 luglio 2022 - Nardella sostiene Draghi. Il sindaco di Firenze, in collegamento con Omnibus su La7, ha fatto sapere che tantissimi sindaci e amministrazioni locali stanno spingendo affinché il governo non cada e il premier resti dov'è. "Ieri sera - ha dichiarato il primo cittadino di Firenze - abbiamo superato le 1.500 firme, siamo quasi a 1.600. E probabilmente arriveremo a 2.000 prima del discorso del presidente Draghi al Senato". 

All'appello dei sindaci, fa sapere ancora Nardella, "c'è un'adesione larghissima che va da nord a sud, dal centrosinistra al centrodestra, e che nasce da una preoccupazione oggettiva, quella che noi viviamo ogni giorno sul territorio". Per il sindaco di Firenze le tante firme dei sindaci sono "un dato sorprendente, mai vista una cosa del genere: evidentemente c'è un sentimento fortissimo". 

C'è dunque grande attesa per quanto accadrà domani, mercoledì 20 luglio. Dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Draghi al Parlamento in seguito alla crisi che si è aperta nella maggioranza, seguirà un voto di fiducia con chiamata nominale per deputati e senatori. Secondo la prassi il premier riferirà prima in Senato, dove all'inizio del suo mandato ottenne la  fiducia al suo Governo e poi a Montecitorio dovrebbe depositare il testo del suo intervento.

"Nessuno ha paura del voto, neanche il Pd - ha sottolineato ancora su La7 Nardella - La questione non è enfatizzare la richiesta a Draghi di rimanere perché si ha paura del voto". Per le future elezioni, ha aggiunto il primo cittadino, "sicuramente una coalizione forte e larga, e lo faremo sulla base delle idee e dei progetti. Ho sempre detto anche in tempi non sospetti che le alleanze a scatola chiusa non si fanno". Secondo Nardella "i fatti ci dicono che il centrosinistra parte sempre svantaggiato, e il centrodestra sembra questa armata invincibile: dopodiché, nelle elezioni dell'anno scorso in tutte le città il centrodestra ha perso sonoramente, abbiamo vinto in città come Milano, Roma, Napoli, Torino, Bologna, e anche in questa tornata abbiamo doppiato il centrodestra. Noi abbiamo vinto in molte città anche senza l'alleanza con i 5 Stelle". 

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