Il duello tra responsabile e costruttore. Il nuovo vocabolario della crisi

Parla il presidente dell'Accademia della Crusca

Claudio Marazzini presidente dell’Accademia della Crusca (New Press Photo)

Claudio Marazzini presidente dell’Accademia della Crusca (New Press Photo)

Firenze, 15 gennaio 2021 - Responsabile "è una bellissima parola", ma purtroppo nel lessico delle cronache politiche "è stata bruciata". E in tempi così "vivaci" tra partiti e commentatori si è voluta sostituire con un'altra parola altrettanto carica di significato come costruttore che recentemente ha avuto un padre nobile come il presidente della Repubblica che l'ha utilizzata nel discorso di fine anno auspicando una rinascita del Paese e il perseguimento di un obiettivo unico: il bene comune.  Il professore, linguista di fama e presidente dell'Accademia della Crusca Claudio Marazzini sorride quando si dice che i politici italiani stanno cercando di rendere sinonimi i due termini, saltapicchiando da uno all'altro. E i giornali ci fanno titoli e articoli. 

Professore si sta facendo un po' di confusione su questi due termini, non le pare?

"Il significato che hanno aggiunto in politica è specifico, in Italiano queste due parole vengono usate in modo totalmente diverso. Sono parole che hanno assunto un significato speciale in un certo momento delle vicende politiche italiane, legate agli eventi. Non è un problema che riguarda la lingua italiana ma che riguarda la cronaca politica e i suoi risvolti più o meno pittoreschi. Nei vocabolari non credo che questi significati emersi nella crisi politica italiana del 2021 potranno entrare, è difficile che possano avere una durata".

E' curioso questo accostamento tra i due termini che hanno significati assolutamente diversi

"Linguisticamente è curioso vedere una parola ritenuta bruciata in quanto legata a un evento politico precedente giudicato moralmente non limpido e allora si cambia parola..."

Responsabile quindi è nell'utilizzo politico di queste ore una parola bruciata

"Stanno nascendo tante parole nuove o con altri usi in questo periodo come ristori. Prima noi conoscevamo ristoro legato a ristorante. C'è un vivace proliferare di termini non nuovi, non sono neologismi ma risemantizazzioni con durate contingente".

Siamo di fronte a un uso di termini con accezioni di parte? 

"Ognuno attribuisce a una o all'altra parola  il significato coerente con la propria ideologia politica. Siamo lontani dai temi del vocabolario dell'Accademia della Crusca, ma nel pieno uso dell'agone politico".

Lei potrebbe trovare un termine per sintetizzare questo momento politico? Renzi e Conte come li potremo definire? Duellanti?

"Se ci piacciono le metafore belliche sì. Da sempre la politica ha utilizzato metafore così con parole come lotta, guerra, scontro. Non è la prima volta che un governo deve fare i conti con qualcuno che abbandona, si vedrà come andrà a finire".

E' un caos politico, dicono in molti. Si può usare questo termine?

"Speriamo di non essere proprio al caos. Fino a lunedì non si sa come va. Anche io come tanti italiani sono curioso di vedere cosa succede".

E quindi che parola potremmo utilizzare per questo momento in cui aspettiamo che l'epilogo si concretizzi?

"Trepidante attesa".

 

 

  

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