Elezioni, la serata di Giani e la road map del Pd

I possibili scenari verso la scelta del candidato per le elezioni regionali del 2020 in Toscana

Eugenio Giani durante la serata al Teatro Puccini (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Eugenio Giani durante la serata al Teatro Puccini (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 28 giugno 2019 - La serata-evento dell’altra sera al Teatro Puccini, con la quale Eugenio Giani, anche se non ufficialmente, si mette in moto per una propria candidatura alla presidenza della Regione Toscana, come era prevedibile non è passata inosservata dentro il Pd.

Al momento la linea scelta dalla segreteria regionale a quanto si apprende è di lasciar fare, nella sostanza però non manca chi ricorda la road map Bonafè, che come è noto prevede prima la nascita di una coalizione di centro sinistra, il programma e infine il nome da mettere in campo, non si escludono le primarie, anche se non sarebbero viste di buon occhio candidature multiple del Pd, come dire che il partito in Toscana in eventuali primarie di coalizione dovrà presentarsi con un solo candidato contrapposto eventualmente ad altri del centro sinistra.

Queste le intenzioni. E se così non fosse? Nelle stanze di via Forlanini, sede del Pd toscano, sono convinti che eventuali primarie nelle primarie tra democratici potrebbero sfibrare la base, provocare spaccature e rotture difficilmente risanabili. Ciò che non si vuole è l’effetto domino delle candidature, infatti se scende in campo Eugenio Giani, potrebbero fare la stessa cosa Stefania Saccardi e lo zingarettiano Federico Gelli, si era parlato anche dell’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, ipotesi da evitare dicono nella stanza dei bottoni del partito in Toscana proprio per eliminare eventuali spaccature, quindi è evidente che qualcuno dovrà rinunciarci a meno che non si pensi di individuare un nome nuovo che metta tutti d’accordo.

E’ su ciò che probabilmente starebbe lavorando chi ha in mano le redini del Pd in Toscana? In sintesi viene confermata fortemente la linea politica già illustrata dalla segretaria toscana Simona Bonafè, ripresa ieri all’unisono da due pezzi da novanta nel partito, come il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi.

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