La debacle di Sesto

Elezioni amministrative, il commento del direttore Pier Francesco De Robertis

PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

Firenze, 6 giugno 2016 - Tra i tanti risultati che pesano in questa tornata elettorale ce ne è uno che scorre apparentemente periferico, ma che ha un suo peso nella valutazione della performance Pd, ed è quello di Sesto Fiorentino. Sesto è una delle culle del renzismo delle origini, cui il premier ha sempre tenuto a tal punto da inviare come sindaco due anni fa una delle sue pupille, Sara Biagiotti. Sesto è uno dei luoghi simbolo della sinistra in Toscana, tanto da essere ribattezzata Sestograd . Nei mesi scorsi la giunta Biagiotti è andata in crisi per una faglia all'interno del Pd da cui è nata una scissione a sinistra. Lo stato maggiore renziano aveva provato a rimettere insieme i cocci con un giovane candidato renziano, Lorenzo Zambini. Le speranze di Zambini erano addirittura di vincere al primo turno, e invece inaspettatamente il risultato ottenuto è estremamente deludente, per lui. Poco più del 32 per cento. Vincere sarà a questo punto difficilissimo.

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