ELEZIONI COMUNALI / Bundu: "La mia Firenze? Libera e accogliente"

E' sostenuta da tre liste e prova a dare un volto nuovo alla città

Antonella Bundu (New Press Photo)

Antonella Bundu (New Press Photo)

Firenze, 25 maggio 2019 - Ha fatto dell’empatia con la gente il motore propulsivo della sua corsa. E non l’ha nascosto. «Quando vedo qualcuno che si emoziona, mi emoziono anch’io» ci ha confessato giorni fa. Unica donna in gara per la poltrona più imbottita di Palazzo Vecchio, paradigma della sinistra critica, un’Ornella De Zordo quindici anni dopo che, in un certo senso, punta a bissare proprio l’exploit della ‘prof’ che costrinse Domenici al ballottaggio con un capolavoro al primo turno – un rotondo 13% – da stropicciarsi gli occhi.

Firenze Città Aperta, Potere al Popolo e Sinistra Italiana sono i tre avamposti popolari che danno gas alla corsa di Antonella Bundu, una candidata che punta forte sull’antifascismo, sulla difesa delle fasce deboli e su una nuova città, solidale e non mercificata. ieri la chiusura della sua campagna con la festa in Santo Spirito, rione solare e colorato, che sembra perfettamente nelle sue corde. «Invito i fiorentini stanchi di dover scegliere tra lo status quo e la paura a votarci – ha detto nel suo ultimo appello al voto – A dare fiducia ad una Firenze differente: sarà una città più libera ed accogliente per tutti, anche per gli ultimi. Una città all’altezza del proprio passato ed in grado di abbracciare il futuro a testa alta».

Punta a trasformare l’ascolto in qualcosa di concreto, come rivelato nei giorni scorsi in un’intervista al nostro giornale. «Come si fa a mettere le persone al centro? Ascoltando i loro progetti ma per davvero, non facendo finta. Se ci chiedono una panchina in più in una piazza noi la facciamola». Briosa e pragmatica. Ora aspetta di capire dalle urne se e quanto il suo messaggio ai fiorentini è riuscito a passare.

Emanuele Baldi

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