Di Maio a Sesto Fiorentino: "Covid, l'Italia ha scritto le regole per tutto l'Occidente"

La presentazione del libro del Ministro degli Esteri, "Un amore chiamato politica"

Il ministro Luigi di Maio con la direttrice della Nazione, Agnese Pini (Germogli)

Il ministro Luigi di Maio con la direttrice della Nazione, Agnese Pini (Germogli)

Sesto Fiorentino (Firenze), 19 novembre 2021 - Il Governo Conte 1 «si reggeva in base alla fiducia tra due leader», quello di Matteo Salvini è stato un «tradimento seriale. Non è stato solo un problema con noi, anche nella Lega si stanno accorgendo di chi è Salvini, e anche nel centrodestra hanno grandi problemi».

Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio presentando il suo libro 'Un amore chiamato politica' a Sesto Fiorentino, alla libreria "Rinascita", insieme al sindaco di Firenze Dario Nardella. Presente in sala anche l'ex ministro Alfonso Bonafede. A moderare il dibattito, la direttrice de La Nazione Agnese Pini

"Ho avuto più di quanto mi aspettavo - ha poi detto il Ministro degli Esteri facendo un bilancio della sua carriera - mi ritengo una persona fortunata. Dieci anni fa non mi sarei mai aspettato di arrivare fino a qui". 

«Con il governo Conte 2 abbiamo cambiato totalmente approccio ed abbiamo creato un percorso diverso - dice il Ministro -. Un percorso di chiarezza e lealtà e da questa è nata anche un'amicizia con tante persone basata sul fatto che abbiamo condiviso decisioni sulla pandemia. Abbiamo scritto le regole sulla pandemia per tutto l'Occidente perché siamo stati i primi a entrare nella pandemia dopo Wuhan».

"Quello che emerge nel libro - ha poi aggiunto - sono le paure e i timori e il loro superamento. Ho cercato di descrivere il lato umano. Perché nelle decisioni politiche incide l’aspettò umano".

 

 

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