Di Maio a Firenze: "Sulla Bekaert novità incoraggianti. Sono fiducioso"

Il vicepremier ha poi commentato il caso della donna di Prato colta da una crisi di nervi dopo aver scoperto che il suo reddito di cittadinanza era troppo basso

Di Maio a Firenze (Foto NewPressPhoto)

Di Maio a Firenze (Foto NewPressPhoto)

Firenze, 16 maggio 2019 - Sulla Bekaert, la fabbrica di Figline Valdarno in crisi ormai da circa un anno, "il governo sta facendo un lavoro che si basa sulla ricerca, attraverso gli advisor, di nuovi soggetti che vogliono investire e sono molto fiducioso". Lo ha detto il vicepremier e ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio spiegando che «non possiamo ancora rivelare pubblicamente novità che sicuramente sono incoraggianti».

"Le cooperativa di lavoro - ha continuato il ministro del Lavoro - che tanti dipendenti di imprese fallite o chiuse stanno portando avanti sono dei grandi modelli e stanno funzionando. Mi entusiasma e non c'e' alcun problema, quindi, a sostenere questo percorso anche alla Bekaert. Tuttavia, prima di imboccare questa strada speriamo di poter trovare anche soggetti, investitori privati, che possano far ripartire lo stabilimento, che e' il nostro obiettivo". Una delegazione di operai dell'azienda di Figline Valdarno ha poi avuto un breve colloquio con il capo di Gabinetto del ministro.

Il vicepremier ha poi parlato del reddito di cittadinanza sottonineanndo che "non c'è alcuna richiesta di rinuncia". In un'intervista rilasciata ai microfoni di Rtv 38 Di Maio ha commentato la vicenda della donna di Prato calmata dalla polizia in seguito a una crisi d'ira dopo aver scoperto che il proprio reddito di cittadinanza era di soli 127 euro. "Io non conosco il caso specifico però si parla di 127 euro, quindi vuol dire che questa donna guadagnava 660 euro. Se prendeva 660, per arrivare a 780, ne servono 120. Se invece il tema è che questa persona, magari, ha perso il lavoro l'anno scorso, e gli viene conteggiato l'Isee del 2017, perche' la legge l'abbiamo fatta a gennaio scorso, adesso noi aggiorniamo lo stato patrimoniale, visto che adesso ci sono le nuove dichiarazioni dei redditi, i nuovi Isee precompilati a maggio, e quindi potra' evidentemente avere di più". "Una cosa deve essere certa, che chi entra nel programma del reddito di cittadinanza poi deve firmare degli accordi con lo Stato per formarsi e inserirsi nei lavori che proponiamo noi - ha proseguito Di Maio -. Su questo voglio essere molto chiaro perche' ci sara' in futuro qualcuno che rinuncera' perche' magari non vuole iniziare il percorso di lavoro" ma "io ne dubito perche' in questo momento la maggioranza delle persone che sta accedendo al reddito e' molto motivata a trovarsi un lavoro".

 

 

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