Da Figline a Palazzo Chigi? Un toscano candidato premier con i Cinque Stelle

Andrea Frallicciardi tra gli otto in corsa per Palazzo Chigi: "Non voglio vincere, sono solo una testimonianza della democrazia del Movimento"

Andrea Davide Frallicciardi

Andrea Davide Frallicciardi

Firenze, 19 settembre 2017 - "Sono la prova della democrazia di questo Movimento. Non voglio vincere ma dare il mio contributo per la visibilità dei Cinque Stelle". Forse non tutti lo sanno ma tra i candidati che sfideranno Luigi Di Maio alle primarie del Movimento Cinque Stelle c'è anche un informatico, impiegato in un'azienda fiorentina. Si chiama Andrea Davide Frallicciardi, ha 39 anni e per il Movimento Cinque Stelle è già stato consigliere comunale a Figline Valdarno. Ha deciso di candidarsi per spirito di servizio. "Di Maio ha dimostrato negli anni di essere una persona seria, che sa lavorare, che piace, e che si presenta benissimo con i media. Faccio il tifo per lui e non ho aspirazioni di vincere ma solo la voglia di partecipare", dice Frallicciardi. 

Il 39enne è stato consigliere comunale pentastellato a Figline Valdarno dal 2011 al 2013, prima che il Comune fosse commissariato per fondersi con quello di Incisa. Da allora non ha svolto altra attività politica."In nessun paese al mondo si offre la possibilità ai cittadini comuni di essere eletti in quella che è la prima forza politica di un paese - ha aggiunto -. Questa è democrazia".

"La mia attività politica è iniziata nel 2011 - ha ricordato - quando sono diventato consigliere comunale fino al 2013. Da allora non ho fatto altra politica", "ho ritenuto positivo lasciare l'opportunità di svolgere anche ad altri la carica di consigliere, e quindi non mi sono ricandidato". Per Fracciardi, "la regola di aver svolto almeno un mandato" per potersi presentare alla candidatura a premier M5s, "è per me fondamentale perché vuol dire non aver fatto semplicemente una legislatura ma aver dimostrato la propria qualità, la propria incorruttibilità, e la capacità di ascolto verso i cittadini, soprattutto in una realtà come un Consiglio comunale".

«Ho visto che il mio nome è stato accettato e questo mionora ma «sono rimasto stupito perché credevo che molti più parlamentari si candidassero per dare il loro contributo. Non mi interessa come andrà a finire ma nel mio piccolo penso che con la mia azione avrò dato un contributo», ha concluso.

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