Campi Bisenzio, 28 ottobre 2012 - Emiliano Fossi ha aperto con un vecchio pulmino rimodernato, la sua campagna elettorale per le primarie del Pd. In perfetto stile Renzi si potrebbe sire anche se Fossi chiarisce subito che il suo voto sarà per Bersani.

Emiliano Fossi girerà con un pulmino per Campi Bisenzio per proporre le sue idee, il suo programma. Ha un sito internet, ha un ufficio stampa, ha uno slogan pubblicitario “Se Fossi sindaco” (che ricorda molto le campagne elettorali di Chini), ha realizzato i cd: insomma lui un piccolo investimento lo ha fatto mentre le altre due candidate alle primarie (Serena Pillozzi e Nadia Conti) lavorano soprattutto con le idee e con i volontari.

“Partiamo dalla frazione di San Martino – dice Fossi - perché vogliamo testimoniare un'attenzione particolare oltre che per il centro di Campi anche per tutte le frazioni e perché è la più antica casa del popolo datata 1869 del territorio e questo per noi ha un valore simbolico importante. Presentiamo ufficialmente la candidatura ora perché prima volevamo che fossero definite le regole e quindi una volta fatto ciò abbiamo raccolto le firme e depositate. Considero le primarie per Campi Bisenzio una straordinaria opportunità, al punto che avremmo preferito farle a gennaio per non essere risucchiati solo dalla discussione nazionale e con poco tempo di fronte. Il rischio è che si abbia poco spazio per parlare di Campi Bisenzio e dei contenuti e delle idee che la riguardano, ma tant'è che faremo il possibile per rendere questo mese un'opportunità importante che crediamo rafforzerà il Pd, il centro sinistra e Campi. Il motto “Abbiamo a cuore Campi” perché Campi non è solo di chi la amministra ma di tutti i suoi cittadini che si devono riappropriare della propria città del bene comune. Non mi piace l'idea dell'uomo solo al comando, ma quella di squadra, di gruppo, di comunità”.

 Il comitato che sostiene Fossi è composto da più di 100 volontari coordinati da Rosa Anna Lombardo, una donna che fa politica con passione e intelligenza, madre, lavoratrice, delegata Cgil, coordinatrice del circolo Pd Campi centro. La sede del comitato si trova nei locali del circolo arci Dino Manetti al Gorinello (San Piero a Ponti) per confermare l’attenzione alle frazioni del territorio. Primo appuntamento il 7 novembre (alle ore 21) a Spazio Reale con "Se Fossi Sindaco" iniziativa di presentazione delle proposte di programma e di confronto con i campigiani. Poi il 17 novembre la carovana delle primarie con il candidato toccherà lungo la giornata tutte le frazioni.

D. Quali sono i punti del programma di Emiliano Fossi, assessore uscente alla cultura?

“Parte tutto da due assunti: come ricreare un rinnovato senso di appartenenza alla propria comunità e come ridare credibilità alla politica ormai in crisi di legittimazione. Circa il primo occorre spingere forte su processi di radicale partecipazione dal basso. La partecipazione è vera se non è ratifica.(urbanistica partecipata, bilancio socio partecipato). Per il secondo serve un nuovo patto di comunità- su temi come mobilità, rifiuti, disabilità. Reimpostare il rapporto con la comunità. Poi la trasparenza con il Comune come una casa di vetro. E la giunta in città: gli assessori devono passare il minor tempo possibile in ufficio e quanto più tempo possibile dentro la città. La macchina comunale deve essere accogliente, efficiente, organizzata secondo il principio del servizio pubblico. Serve merito e competenza nelle nomine degli assessori e nelle partecipate e la prossima legislatura deve essere quella della costituzione del comune unico della piana, all'interno della costituenda città metropolitana. per riacquisire un ruolo politico più importante nello scenario sovracomunale. Sono favorevole alla tramvia ma non certo come merce di scambio. Campi deve essere attrattore di imprese sostenibili e legate all'innovazione. Tengo al profilo civico della mia candidatura: io mi candido a Campi e per Campi e credo di avere le carte in regola per poter fare il sindaco di Campi: gioventù, esperienza, competenza, motivazione”.

D.  E se Fossi non vince le primarie?

"Se non vincessi - risponde - le primarie aiuterei il vincente a vincere le elezioni e poi considererei la mia esperienza politico istituzionale a Campi conclusa, resterei un militante del Pd. Sono un uomo libero, ho sempre pensato con la mia testa, non ho mai avuto ne padrini ne madrine. A me non mi manda nessuno”.


D. Perchè Bersani e non Renzi?

“Mi fa piacere – dice Fossi - che intorno a me nella partita aperta per la candidatura a sindaco di Campi ci siano persone che sul nazionale voteranno per Renzi, per Bersani e altri che non so minimamente per chi lo faranno, la partita locale non ha niente a che fare con il nazionale. Sul nazionale il mio sarà un voto ragionato a Bersani, perché considero il suo profilo solido e affidabile per portare fuori il paese dalle secche in cui è finito e perché ho ammirato il suo slancio di coraggio nel sostenere la scelta delle primarie a livello nazionale. Detto questo non considero Renzi un nemico del popolo, se vince io rimango nel Pd e mi auguro che anche gli altri facciano tutti la stessa cosa, riconoscendogli la capacità di parlare a settori non tradizionali della società e il suo portato innovatore”.

D. "Perchè scegliere Fossi, alle primarie Pd a Campi ?

“Il mondo – dice - sta cambiando. Campi deve cambiare. deve ripartire, deve rimettere in moto un processo che si proietta nel futuro. insieme, avendo a cuore Campi, lo possiamo fare”.

La partita elettorale per le primarie a Campi è quindi apertissima: tre candidati Pd fra cui scegliere, con profili e percorsi politici differenti. Le prime cene di autofinanziamento ci sono state e il mese di novembre ne vedrà tante altre. Saranno coinvolte le associazioni (a Campi ce ne sono più di 120 iscritte all'albo e i candidati si divideranno i loro voti più o meno equamente), i cittadini e il 25 novembre il primo test con il voto delle primarie. Chi vincerà?

Per contatti, il sito di Fossi è www.emilianofossisindaco.it

M. Serena Quercioli