Firenze, 2 novembre 2011 -  Secondo il governatore della Toscana, Enrico Rossi, all'evento promosso da Renzi, alla Leopolda "si è riproposto quello che è all'origine della crisi, in un mondo profondamente cambiato. Sul banco degli imputati non può finire la sinistra ma i cedimenti che ha avuto verso quel liberismo". E poi, "chi ha detto - afferma Rossi - che non c'era ideologia? La sinistra conservatrice, le pensioni che tolgono risorse ai giovani, più dinamismo eocnomico, più mercato per avere più giustizia sociale: questo è il Blair del '99".

Sulle 100 idee presentate da Renzi, Rossi sottolinea che "si elude il nodo fondamentale di questo momento. Il Paese affonda: lo spread è al 4,5, gli interessi sui Btp al 6,20, non siamo così lontani dal default. Alla Leopolda, invece, secondo il governatore c'era un clima inconsapevole del dramma. I conti col berlusconismo vanno fatti fino in fondo e oggi puo' vincere chi riesce a indicare il modo piu' giusto per aggredire il debito pubblico ricreando prospettive di sviluppo e chiedendo sacrifici equamente distribuiti. Bisogna - aggiunge - bonificare gli sprechi, introdurre una patrimoniale e tasse progressive se vogliamo tutelare i più deboli". Almeno, secondo il governatore "si è parlato molto di precariato, anche se - conclude Rossi - non ho visto proposte adeguate".