La speranza del nuovo Mediterraneo. La Carta di Firenze benedetta dal Papa

Vescovi e sindaci, oggi il premier Draghi dà il via all’incontro per il dialogo su pace e accoglienza

Papa Francesco e Sergio Mattarella

Papa Francesco e Sergio Mattarella

Firenze, 23 febbraio 2022 - Ci siamo. Da oggi a domenica Firenze torna capitale. E’ qui, tra Santa Maria Novella, Palazzo Vecchio e Santa Croce, che vescovi e sindaci s’incontrano per parlare di pace, cittadinanza e dialogo tra i Paesi del Mediterraneo, modello lanciato negli anni ’50 da Giorgio La Pira, sindaco dalle intuizioni profetiche. Due i momenti più significativi, sabato pomeriggio la firma congiunta della Dichiarazione di Firenze, un vero trattato di collaborazione reciproca, e domenica mattina gli atti conclusivi con le visite di Papa Francesco e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che avranno un colloquio privato, prima della messa in Santa Croce e dell’Angelus, celebrato dal Pontefice delle periferie a chiusura dei convegni.

Oggi però è la giornata del premier Mario Draghi, a Firenze su invito del presidente dei vescovi italiani il cardinale Gualtiero Bassetti, per aprire in Santa Maria Novella la seconda edizione di ’Mediterraneo frontiera di pace’. I sindaci, provenienti da 65 città di 20 Paesi del Mare Nostrum, si ritroveranno già domani sera a Villa Bardini per poi dare inizio venerdì alla loro conferenza. Se oggi dalle 15,30 la vetrina sarà del cardinal Bassetti e del premier Draghi, per l’apertura ufficiale del convegno dei 60 vescovi in rappresentanza anche delle chiese mediorientali; dopodomani toccherà al sindaco Dario Nardella, aprire i lavori della tre giorni con i colleghi prima di passare la parola in streaming a Audrey Azoulay, direttore generale dell’Unesco e per la prima sessione a Romano Prodi, che illustrerà fra le iniziative culturali il progetto di una Università del Mediterraneo.

Nel corso del forum arriveranno i contributi video del principe Carlo d’Inghilterra, della rockstar Sting e del tenore Andrea Bocelli. Questi ultimi due saranno diffusi sabato nel corso dell’evento in cui vescovi e sindaci firmeranno la Dichiarazione di Firenze, sintesi delle conclusioni raggiunte da religiosi e laici a proposito di pace, accoglienza, politiche di sostegno all’economia e migratorie. Un documento, perfezionato la mattina in Palazzo Vecchio e ratificato nel pomeriggio nell’auditorium del Maggio, alla presenza dei ministri dell’Interno Lamorgese e degli Esteri Di Maio. Il documento, simile ai patti di amicizia e fratellanza lapiriani, sarà consegnato domenica a Papa Francesco in Palazzo Vecchio, primo atto della visita del Santo Padre.