Firenze, il Papa in cattedrale: cita don Camillo e chiede alla chiesa di "sporcarsi"

All'uscita, dopo il discorso al convegno ecclesiale, lo strappo alla regola: scende dalla Papamobile e saluta la gente

Il saluto del Papa agli ammalati (New Press Photo)

Il saluto del Papa agli ammalati (New Press Photo)

Firenze, 10 novembre 2015 - Un discorso incentrato sulla Chiesa e sul suo ruolo nel mondo. Un discorso che ha toccato in particolare la funzione-principe del clero secondo Papa Francesco: quello di accompagnare i fedeli, di seguire in particolare i più deboli e i poveri. Questi i tratti del discorso del Pontefice nella cattedrale di Santa Maria del Fiore. Cita don Camillo e Peppone, chiede che la Chiesa non sia triste. Una Chiesa che sia magari stanca e sporca, ma che lo sia perché va in giro nel mondo e non perché si ritira e si chiude in sé stessa. Alla fine di un discorso denso il Papa ha scherzato sulla lunghezza del suo intervento: "Mancano solo due cartelle". Ricevendo alla fine un lungo applauso, una standing ovation molto significativa. "Guardiamo al Cristo per riscoprire una Chiesa materna", un'altra delle frasi di spessore pronunciate dal Santo Padre. L'arrivo a Firenze proveniendo da Prato era stato alle 9.30 circa allo stadio Ridolfi in elicottero. Da lì il trasferimento su una utilitaria nera verso il centro storico, con l'ultimo tratto compiuto sulla papamobile tra due ali di folla.

Tante bandiere bianche e gialle e tanti fedeli arrivati anche da molto lontano. Qualcuno addirittura dall'Argentina. Poi l'ingresso dentro il Battistero. Papa Francesco è sembrato particolarmente ammirato dalla bellezza della piazza del Duomo, che da molto tempo voleva vedere. Prima del suo discorso, la testimonianza di tre fedeli che dall'altare hanno raccontato la loro esperienza a Papa Francesco. Un giovane parroco, una coppia di persone ri-sposate e una mamma che si è fatta battezzare da adulta. Tre storie dei nostri tempi che riprongono temi attuali. Papa Francesco ascolta i fedeli e poi comincia il suo discorso. 

"Faccio appello soprattutto a voi, 'giovani, perché siete forti', come scriveva l'Apostolo Giovanni. Superate l'apatia. Che nessuno disprezzi la vostra giovinezza, ma imparate ad essere modelli nel parlare e nell'agire. Vi chiedo di essere costruttori dell'Italia, di mettervi al lavoro per una Italia migliore", ha poi detto Papa Francesco rivolgendosi ai tanti ragazzi e ragazze nella cattedrale. Dopo la fine del discoso il lungo applauso appunto, quindi l'uscita dalla Cattedrale e lo strappo alla regola: il Pontefice sale sulla Papamobile ma scende subito, per salutare un gruppo di fedeli e soprattutto di ammalati. 

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