Tutto pronto per l'atteso ritorno di Pitti Filati alla Fortezza da Basso

Dopo lo stop causato dalla pandemia, il mondo dei filati riabbraccia la sua location tradizionale

Pitti Filati

Pitti Filati

Firenze, 28 giugno 2022 - Dopo più di due anni terribili ma passati in casa, tra le nostre comodità, i ricordi, le coccole e le belle abitudini, ecco arrivare l’ora della semplicità e del primitivismo nella moda. La prima tendenza è già esplosa prima a Pitti Uomo 102 e poi sulle passerelle di Milano Moda Uomo per la moda della primavera-estate 2023. La seconda si farà vedere dal mondo del fashion da domani a Pitti Filati per le collezioni per l’autunno-inverno 2022-2024, la stagione dei filati più ricchi, più rari, più naturali. Nello spazio tendenze di Pitti Filati dove si potrà immaginare il guardaroba invernale del Gentiluomo della Natura, di colui che guarda alle radici e all’essenza del Creato, che vuole salvare il Pianeta con una determinazione contemporanea e ferrea al tempo stesso.

Questo di Firenze è il salone della moda più sofisticato, ricco, avanzato, visionario, speciale. A livello internazionale. Un primato che Pitti Immagine Filati ha continuato a consolidare anche negli ultimi due anni difficilissimi per lo stop da pandemia e per il "ripiego" di un pugno di valorosi espositori sotto le immense arcate della Stazione Leopolda. Senza mai dire no, non presento, perché l’amore e il coraggio per i filati esclusivi è più forte di tutto. Domani il salone di riferimento per il mondo dei filati e della maglieria a livello internazionale, torna nella sua location originaria della Fortezza Da Basso. Ed è gran festa per gli imprenditori che continuano a sfidare la sorte con titanico coraggio e per gli organizzatori di Pitti Immagine che hanno portato a casa per questa edizione che mette in mostra le collezioni per l’autunno-inverno 2023-2024 di ben 114 marchi, tra i più famosi e prestigiosi del settore, molti in arrivo da quella Prato che si è fatta un nome mondiale per ingegno e creatività. 

Specie ora che si parla molto di filo riciclato. Si torna in Fortezza con con gli spazi e i grandi allestimenti delle aziende che hanno contraddistinto la manifestazione fin dall’inizio. Appuntamento da domani 29 giugno fino al 1° luglio 2022 con le collezioni delle più importanti filature italiane e internazionali, le tendenze del domani raccontate nello Spazio Ricerca con le speciali installazioni di Angelo Figus e Nicola Miller, le nuove proposte maglieria dell’area Knitclub e le aree speciali di Fashion at Work e CustomEasy.

I numeri parlano chiaro: 114 i marchi in totale a questa edizione, di cui 18 provenienti dall'estero (Regno Unito, Giappone, Turchia, Romania, Perù, Cina / Hong Kong, Irlanda, South Africa, Nuova Zelanda) 82 gli espositori all'interno dell'area Filati, di cui 14 provenienti dall'estero (Regno Unito, Giappone, Turchia, Romania, Perù, Cina / Hong Kong, Irlanda, South Africa, Nuova Zelanda), 18 gli espositori all'interno dell'area Fashion at Work, di cui 2 provenienti dall'estero (Regno Unito e Giappone), 10 gli espositori all'interno dell'area KnitClub, di cui 1 proveniente dall'estero (Giappone), 4 gli espositori all'interno dell'area CustomEasy, tutti italiani.

A Firenze in questi giorni di cratività pura arriveranno i migliori stilisti e gruppi stilistici dal mondo, pronti a carpire l’aria che tirerà tra due anni nel fashion, come pesi, colori, sostanze, intuizioni. Visionario e stimolante il tema dell’area tendenze che il duo collaudatissimo Figus/Miller dedica a “Into dei Wild”, con un ricorso ad un’immaginazione stilistica che ci riporta indietro di millenni, alla preistoria e a tutti i suoi significati di epoca selvaggia e primordiale. 

Quasi a voler dire che un filo antico e forse un po’ più ruvido ci potrà salvare dalla banalità di questa moda sbocciata negli ultimi anni per stare in casa, troppo forzatamente soli e troppo forzatamente in smart working o in relax. E invece Pitti Filati in queste sue proizioni sembra volerci chiamare alla riscossa e alla voglia di andare incontro ad inverni rudi e ben coperti, all’aria libera e all’avventura della vita. Un po’ il mito di Rousseau del "Buon selvaggio", un po’ l’ideale di una umanità non tediata dai problemi ma libera di riscoprire la natura e di proteggerla, che passa attraverso fili e filati che ritornano alle origini e all’essenzialità, per riscoprire un calore naturale dei capi invernali. Complice anche la crisi energetica? Può darsi, ma si sa, la moda come dice il nome stesso guarda sempre avanti.

Il 29 giugno a mezzogiorno in Fortezza si svela poi la speciale installazione dell’artista Maurizio Vetrugno, al piano terra del Padiglione Centrale della Fortezza, operazione culturale promossa dalla Fondazione Pitti Discovery in collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Si presenta la speciale installazione “Wild Life Wild Heat” che si potrà ammirare per tutta la durata della fiera dei filati.

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