Firenze, 6 giugno 2014 - I permessi sono tutti arrivati e ora il sogno di Laudomia Pucci sta davvero per avverarsi: vestire il Battistero coi disegni e coi colori della maison fondata dal padre, il grandissimo Marchese Emilio Pucci, un fiorentino straordinario che ha segnato un’epoca altrettanto straordinaria della storia della moda. E in particolare della moda fiorentina fin dagli albori e dalla prima sfilata nel febbraio 1951. Ora tutta questa memoria ritorna magnifica e squillante di tonalità ed avvolgerà in un abbraccio d’amore infinito per la città il Bel San Giovanni, con otto pannellature di tela su tutti i lati del capolavoro, E sarà anche questa una delle belle sorprese del programma Firenze Hometown of Fashion che festeggia i sessant’anni del Centro di Firenze per la Moda Italiana, da un’idea piena di passione e coraggio del suo presidente Stefano Ricci.

Dal primo giorno di PittiUomo tutto il mondo potrà vedere “Monumental Pucci”, l’istallazione artistica realizzata dalla maison col Comune e col contributo straordinario del Ministero dello Sviluppo Economico, per l’impegno del viceministro Carlo Calenda che ha portato a Firenze sostanziosi finanziamenti, e di ITA- Italian Trade Agency. “Monumental Pucci” prende ispirazione dal disegno per foulard che Emilio Pucci realizzò nel 1957 pensando al “suo” Battistero e proprio dal monumento prende il nome, nei colori del mediterranei del giallo limone, dell’arancio, del fucsia e dell’iconico rosa Emilio. Il quadro foulard originale, da cui è tratta la stampa, verrà esposto sul lato Abside del Battistero. Gli altri sette lati del monumento, caratterizzato da una pianta ottagonale, saranno disegnati secondo lo stile Pucci; otto teli stampati, per una superficie totale di 2.000 mq, andranno dunque a rivestire l’edificio. Per l’occasione sarà possibile seguire il work in progress dell’evento sugli account social di Emilio Pucci attraverso l’hashtag #MonumentalPucci. Il 17 giugno cocktail a Palazzo Pucci per festeggiare l’istallazione e vedere dal vivo come si stampa un foulard Pucci.

«E’ una bella maniera per celebrare Firenze, i sessant’anni del Centro Moda, rimanendo fedeli alla tradizione nella modernità — racconta Laudomia Pucci —: io e il direttore creativo della maison Peter Dundas siamo molto felici di questa istallazione. E’ la prima volta che la moda interviene su un monumento di tale importanza. Ringrazio tutti, la città, l’Opera del Duomo, il Centro Moda e Pitti Immagine e anche il nuovo Sindaco per la loro generosità. Sì, faccio i miei auguri più belli a Nardella».

Eva Desiderio