Quattro mostre da non perdere a Firenze a ottobre

Anche a ottobre non mancano le grandi mostre a Firenze: ecco quattro esposizioni da non perdere

Tempo reale e tempo della realtà

Tempo reale e tempo della realtà

Firenze, 1 ottobre 2016 - Firenze, culla del Rinascimento e una delle città d'arte più amate e visitate al mondo, offre un ricco programma culturale anche nei mesi autunnali.

Sono numerose le mostre che resteranno aperte per garantire un'offerta ricca e variegata per turisti e visitatori che raggiungeranno il capoluogo toscano nel mese di ottobre: un panorama decisamente eterogeneo, destinato a soddisfare le più disparate aspettative e i più diversi gusti del pubblico, dai cultori dell'arte agli appassionati occasionali.

Venturino Venturi. La Divina Commedia, Villa Bardini (29 settembre - 26 febbraio)

Ecco, dunque, quattro mostre da non perdere visitabili a Firenze nel mese di ottobre:

Una rilettura in chiave contemporanea della Divina Commedia per studenti e famiglie, un percorso interattivo di conoscenza dell’universo di Dante raccontato dalla voce di Pierfrancesco Favino e la cornice del luogo più bello da dove ammirare Firenze, Villa Bardini: queste le caratteristiche del progetto culturale La Divina Commedia di Venturino Venturi. La mostra e l’ingresso alla villa saranno gratuiti per i cinque mesi del periodo dell’esposizione.

In mostra sono esposte per la prima volta 54 opere su carta disegnate da Venturi nei primi anni ‘80 e ideate insieme al raffinato poeta dell’ermetismo Mario Luzi (Castello di Firenze, 20 ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005), in cui sono rappresentate alcune terzine della Divina Commedia, scelte dallo stesso Luzi con lo scrittore e saggista Giancarlo Buzzi (Como, 18 aprile 1929 – Milano, 2 maggio 2015), destinate a comporre una edizione della Divina Commedia realizzata nel 1984 da Edizioni Pananti Firenze per l’approssimarsi della ricorrenza dei settecentoventi anni dalla nascita del sommo poeta - che cadeva nel 1985.

Firenze, Villa Bardini, Costa San Giorgio 2

Da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle ore 18.00). Lunedì chiuso

Ingresso gratuito

I quattro continenti: arazzi fiorentini su cartone di Giovanni Camillo Sagrestani, Palazzo Pitti (27 settembre – 8 gennaio)

Saranno esposti quattro bellissimi arazzi riferibili al terzo decennio del Settecento, realizzati su disegno del pittore Giovanni Camillo Sagrestani.

Si tratta di una delle più belle serie di panni prodotte dall’arazzeria medicea, firmata dai più abili tessitori che vi erano impiegati all’epoca tra i quali Vittorio Demignot, formatosi nelle Fiandre.

Raffigurano i quattro continenti resi con bizzarri attributi e fantasiose invenzioni, espressione della interpretazione del tempo delle identità culturali e storiche delle terre del mondo.

La composizione sontuosa ed elegantissima, degna dei più begli esempi francesi coevi, fu molto apprezzata all’epoca: in particolare il 20 Gennaio 1739, quando fu impiegata come addobbo cittadino, in occasione dell’ingresso trionfale a Firenze del nuovo granduca Francesco II di Lorena e di sua moglie Maria Teresa, futura imperatrice.

Palazzo Pitti – Galleria Palatina

Da martedì a domenica, ore 8.15-18.50. Chiusura: tutti i lunedì

BIGLIETTI:

Intero: € 13, ridotto: € 6,50

Scoperte e massacri Ardengo Soffici e le avanguardie a Firenze, Galleria degli Uffizi (26 settembre – 8 gennaio)

La donazione di un autoritratto di Ardengo Soffici, da parte degli eredi del grande artista ed intellettuale toscano, agli Uffizi ha stimolato l'idea di una mostra su questa figura di pittore, scrittore, polemista e critico d'arte, puntando l'attenzione in particolare sugli anni che lo videro assumere un ruolo di assoluto protagonista nell'aggiornamento della cultura figurativa italiana. È infatti da tempo riconosciuto che gli scritti di Soffici pubblicati tra il primo e il secondo decennio del Novecento e le iniziative culturali da lui sostenute e organizzate (come la Prima Mostra italiana dell'Impressionismo allestita a Firenze nel 1910) costituirono un momento decisivo per lo svecchiamento e il rinnovamento dell'arte in Italia.

Questa mostra su Soffici ha trovato una guida nel suo libro memorabile Scoperte e massacri. Scritti sull'arte, edito a Firenze da Attilio Vallecchi nel marzo del 1919, che raccoglie una scelta dei testi storico artistici pubblicati, per lo più su “La Voce”, a partire dal 1908. Alla data cruciale del 1919, appena conclusa la Grande Guerra, Scoperte e massacri si presenta come un vero e proprio spartiacque tra due epoche: quella delle avanguardie europee e quella del “ritorno all'ordine”.

Galleria degli Uffizi

Da martedì a domenica, ore 8.15-18.50. Chiusura: tutti i lunedì

BIGLIETTI:

Intero € 12.50, ridotto € 6.25

Tempo reale e tempo della realtà: gli orologi di Palazzo Pitti dal XVIII al XX secolo, Palazzo Pitti (13 settembre – 8 gennaio)

La mostra Tempo Reale e tempo della realtà è nata dal desiderio di richiamare per la prima volta l’attenzione del pubblico sull’importante collezione di orologi conservata nei prestigiosi ambienti di Palazzo Pitti, attraverso una significativa scelta di tali oggetti d’arte (circa sessanta orologi selezionati da un patrimonio totale di oltre 200 esemplari, la maggior parte storicamente legati al Palazzo oppure acquisiti in seguito a donazioni per le collezioni museali), selezionati in base alla forma e destinazione d’uso ed ambientati in una suggestiva scenografia di arredi e dipinti coevi.

La monumentale figura marmorea di Kronos di Gherardo Silvani ci accoglierà per l'occasione nel cortile del Palazzo, per indicarci il percorso espositivo - allestito in alcune sale dell’Appartamento della Duchessa d’Aosta - alla scoperta delle molteplici forme che il tempo assunse nelle varie epoche in cui la Reggia fiorentina fu residenza di tre diverse dinastie: medicea, lorenese e sabauda.

Studiati per lo più come parte dell’immenso patrimonio di arredi ed opere d’arte del palazzo, gli orologi, testimoni (quasi) silenziosi dello scorrere degli eventi, furono importanti per poter regolare i ritmi della vita a corte, oltre che simboli di prestigio per chi li possedeva. Questo studio ha inoltre consentito di apprezzare, sotto le diverse forme di realizzazione, la straordinaria qualità degli orologi sia dal punto di vista tecnico scientifico che da quello storico artistico.

Palazzo Pitti – Galleria Palatina

Da martedì a domenica, ore 8.15-18.50. Chiusura: tutti i lunedì

BIGLIETTI:

Intero: € 13, ridotto: € 6,50

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