REDAZIONE FIRENZE

Il 12 luglio 1903 apriva a Roma il luogo della Grande Bellezza: Villa Borghese

Un luogo creato nella Roma del '600 dal visionario Cardinale Borghese, che espone anche la ‘scandalosa’ scultura di Paolina Bonaparte

La scultura di Paolina Bonaparte opera del Canova

Firenze, 12 luglio 2023 – Era il 12 luglio del 1903 quando Villa Borghese venne aperta al pubblico. Per la prima i visitatori hanno dunque potuto varcare la porta della ‘Villa di delizie’, così come se la immaginò il cardinale Scipione Caffarelli Borghese, nipote di papa Paolo V, quando comprò una serie di vigne e terreni attorno alla proprietà di famiglia all'inizio del Seicento. Da quel momento questo luogo ha richiamato milioni di turisti ogni anno, attratti da quello che è il terzo più grande parco pubblico di Roma, e scrigno di cultura. Nella Galleria Borghese, si può ammirare una collezione d’arte tra le più importanti al mondo, tra cui bassorilievi e mosaici antichi, dipinti e sculture dal XV al XIX secolo. La raccolta, il cui primo e più importante nucleo risale al collezionismo del cardinale Scipione (1579-1633), conserva capolavori di Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Correggio, Antonello da Messina, Giovanni Bellini, oltre a splendide sculture di Gian Lorenzo Bernini e del Canova. Notevole è altresì la raccolta di marmi antichi. Progettata dall'architetto di fiducia del Papa e del Cardinale, Flaminio Ponzo, per essere non una semplice dimora principesca ma un luogo deputato ad accogliere capolavori d'arte, la villa poi a partire dal 1770 fu radicalmente trasformata dal principe Marcantonio IV Borghese e da Antonio Asprucci, architetto ideatore del programma decorativo. Un rinnovamento a dir poco spettacolare, che portò l'edificio all'aspetto che ancora oggi vediamo. Poi nel '700 ci fu una seconda fase di lavori. È così che dai tempi di Stendhal la Galleria Borghese ha consolidato la sua fama di luogo identitario della città di Roma: uno scrigno di tesori, che custodisce ed espone la grande bellezza, opera dei grandi maestri dell’arte. Tra i tanti capolavori esposti, spicca la scultura di Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone, ritratta da Canova quando aveva 25 anni ed era nel fiore della sua bellezza e al culmine della sua notorietà. Quando andò in sposa a Camillo Borghese, il principe romano gli fece dono di questa scultura in occasione delle nozze. Canova scolpì Paolina nelle vesti di una dea, come una Venere Vincitrice. Visto che il consorte operava come Governatore Generale dei Dipartimenti transalpini, nel 1808 fece esporre quest’opera a Torino, dove però fece scandalo e attirandosi molte critiche, venendo giudicata indecorosa. Quando cadde Napoleone, il principe Borghese portò la statua nel suo palazzo romano, almeno fino al 1820, quando decise di chiuderla in una scatola al riparo da occhi indiscreti, per non intaccare i rapporti diplomatici con la corte vaticana e il Papa. Questa scultura attirava infatti tale morbosa curiosità che la servitù la esponeva a pagamento. Solo nel 1838 questa scultura trovò posto nella stanza di Elena e Paride di villa Borghese. Nasce oggi Pablo Neruda nato il 12 luglio del 1904 a Parral. Il premio Nobel cileno è stato uno dei più grandi poeti del Novecento. Ha scritto: “Ognuno ha una favola dentro, che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l’incanto negli occhi, la legga e gliela racconti”. Maurizio Costanzo