Nuovo stadio. Fiorentina, progetto in sei mesi. "Manterremo gli impegni presi"

La società fa chiarezza sui tempi. E Della Valle incontra Nardella

Il sindaco Dario Nardella e Andrea Della Valle in tribuna allo stadio Franchi in occasione di Fiorentina-Cagliari

Il sindaco Dario Nardella e Andrea Della Valle in tribuna allo stadio Franchi in occasione di Fiorentina-Cagliari

Firenze, 22 ottobre 2018 - Progetto definitivo per il nuovo stadio, scadenze, cronoprogramma e area Mercafir. Dopo gli ultimi richiami del sindaco Nardella, la Fiorentina decide di fare chiarezza. Una volta per tutte. E affida a un comunicato ufficiale le parole per puntualizzare la propria posizione. Nel passaggio più significativo, si legge che "il club viola manterrà l’impegno" preso con il Comune e "presenterà il progetto entro sei mesi dall’approvazione della variante urbanistica di Castello" – in cui si definisce il trasferimento dell’area Mercafir da Novoli – "che ad oggi ancora non c’è e che auspichiamo avverrà a breve".

Una disquisizione, quella del termine ultimo per la presentazione del progetto definitivo da parte della Fiorentina, che va avanti ormai da tempo. Già nel verbale del consiglio d’amministrazione della Fiorentina, nel dicembre 2017, erano emersi la volontà e l’impegno del club a «comprimere i tempi di progettazione in sei mesi» dal momento in cui la società viola avesse avuto la certezza di poter disporre integralmente dell’area di Novoli.

Poi, quando a giugno la giunta ha adottato la delibera, dando il via all’iter urbanistico di variante per il piano attuativo di Castello, ha contestualmente rinnovato l’interesse pubblico per il nuovo stadio sino a dicembre 2018, facendo partire i sei mesi di tempo necessari per completare la progettazione definitiva, dal momento dell’adozione dell’atto e non dalla sua approvazione, che come assicura il sindaco Nardella, avverrà entro fine novembre.

Un malinteso? Di sicuro non ci sono polemiche in mezzo. Perché l’obiettivo della società viola è lo stesso dell’amministrazione comunale, ossia, arrivare nei tempi più brevi a fare lo stadio, nel pieno rispetto dei vincoli normativi imposti dalla legge per la realizzazione dei nuovi impianti sportivi. Semmai sono i tempi che differiscono, quelli battenti della politica sono diversi da quelli della programmazione imprenditoriale: se da una parte Nardella ha necessità di concretizzare rapidamente l’operazione stadio, anche per aggiungere un obiettivo alla lista delle cose fatte in piena campagna elettorale per la rielezione a sindaco, dall’altra parte la Fiorentina – che su stadio e cittadella viola sta costruendo un progetto da quasi mezzo miliardo di euro – ha bisogno di certezze, perlomeno di quella fondamentale che il terreno su cui si investe sia libero.

A braccetto, dunque? Il sindaco Dario Nardella e il presidente onorario della società gigliata Andrea Della Valle si sono incontrati e si sono chiariti, parlando ieri pomeriggio prima del fischio d’inizio di Fiorentina-Cagliari. E hanno fissato un nuovo appuntamento dopo il ponte di Ognissanti, anche se riguardo alla vicenda stadio, a ribadire i comuni obiettivi, c’era già stato un contatto venerdì sera fra il sindaco e il patron Diego Della Valle.

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