Firenze, 28 febbraio 2018 - Federico Chiesa è tra i protagonisti più brillanti dello stage della Nazionale azzurra a Coverciano. «Non so se verrò chiamato per le prossime amichevoli dell'Italia contro Argentina e Inghilterra _ dice Chiesa_ io comunque sono a disposizione e mi farò trovare pronto». Il giovane talento viola è tra i simboli del rilancio del calcio italiano dopo la mancata qualificazione ai Mondiali in Russia. «Io però non mi sento né stella né simbolo, lo è Buffon, non io - risponde_ Ho ancora tanta strada da fare, di sicuro sono a disposizione sia del ct che di Pioli e pronto a dare ogni giorno il 110%».
Chiesa è fra i protagonisti, con gol, assist e varie giocate che hanno strappato applausi, della partitella d'allenamento contro la Fiorentina Primavera che chiude la 'tre giorni' di stage. Il risultato finale è stato 10 a 0 per gli azzurri, a segno nel primo tempo anche Mandragora, tre volte Baselli, Benassi e due volte Caprari mentre nella ripresa hanno segnato Berardi su rigore e Di Francesco. Di Biagio ha schierato due formazioni diverse (capitanate da Benassi e Biraghi) tra primo e secondo tempo ma entrambe con lo stesso modulo, il 4-3-3. Unico neo: l'infortunio subito al ginocchio destro proprio nei minuti finali dal genoano Biraschi.
«Ringrazio Costacurta per gli elogi - continua Chiesa - ma niente paragoni con mio padre, sono ancora molto lontano dai suoi livelli. Io uomo-mercato? Avendo firmato un contratto con la Fiorentina ho dimostrato di credere nel progetto e comunque ora penso soprattutto a risalire con la mia squadra e a lavorare per migliorarmi sempre più».
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