Empoli-Fiorentina, Montella: "Dobbiamo giocare per l'onore"

Il tecnico viola parla della sfida contro gli azzurri. "Gara ricca di insidie". Chiesa è febbricitante, ma è stato convocato

Il tecnico viola, Vincenzo Montella

Il tecnico viola, Vincenzo Montella

Firenze, 4 maggio 1949 - Vigilia di Empoli-Fiorentina, partita alla quale gli azzurri affidano le loro speranze di salvezza e i viola la loro voglia di riscatto e di chiudere dignitosamente un campionato senza più obiettivi. Il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Montella, ha ben presente che per la sua squadra si tratta di una gara da prendere con le molle: "Le insidie sono enormi, perché l'Empoli ha costruito la sua classifica in casa ed è la squadra che probabilmente gioca il miglior calcio della serie A. Sicuramente hanno anche delle lacune, altrimenti non sarebbero in questa posizione di classifica ma sono una squadra che sa muoversi in campo, che sa giocare con la palla, sa come costruire gioco e anche come fare la partita. Noi dobbiamo arrivare alla sfida al meglio a livello mentale". 

Le motivazioni di classifica, per i viola, non ci sono, ma questo non significa che non ce ne siano altre: "Prima ancora che per la classifica dobbiamo giocare per l'onore: lunedì contro il Sassuolo siamo stati impotenti e questo non deve più accadere". Montella parla anche della visita del patron viola Andrea Della Valle: "Mi colpisce il suo entusiasmo: l'ho visto carico come non mai. Ha voglia anche lui di ripartire, di far sì che in queste partite si possano dare piccole soddisfazioni ai tifosi, a partire da domani. Ci ha dato una bella carica". Riguardo alla formazione resta il dubbio su Chiesa che è febbricitante, ma Montella annuncia che il talento viola è stato convocato e che il suo impiego sarà deciso in mattinata.

"Mi emoziona sempre tornare a Empoli - ha dichiarato il tecnico viola - adesso però conta fare bene e giocare per il nostro orgoglio, per i nostri tifosi, per la nostra proprietà che sta soffrendo come mai. Stiamo già lavorando per il futuro ma ora conta chiudere bene la stagione: l'obiettivo è riaccendere l'entusiasmo e la fiducia, io sono tornato a Firenze proprio perché ho fiducia ed entusiasmo"

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