Lanieri, il ko fa male

PRO LIVORNO SORGENTI

2

PRATO

1

PRO LIVORNO SORGENTI: Blundo 6; Solimano 6,5 (42’ st Lucarelli sv), Salemmo 7, Carani 6, Petri 6; Costanzo 6 (37’ st Mancini sv), Turini 7, Brizzi 7; Rossi G. 7, Granito 6, Camarlinghi 6,5. A disp.: Vozza, Falleni D., Falleni M., Bartorelli, Filippi, Matteoli, Casalini. All.: Niccolai 7.

PRATO (4-3-1-2): Piretro 6; Mastino 5,5, Boccaccini 5, Tognarelli 5, Tomi 6; Minardi 6,5 (32’ st Tavano 6), Calamai 6, Falchini 5,5 (16’ st Spinosa 6); Kouassi 5,5 (8’ st Cecchi 6,5); Ouattara 6, Rossi K. 6 (36’ st Calosi sv). A disp.: Nannelli, Scianname, Bertolini, Noferi. All.: Esposito 5,5.

Arbitro: Pistarelli di Fermo 5,5 (Dervishi e Singh).

MarcatorI: 3’ st Minardi (Pr), 19’ st Rossi G. rig. (PL), 25’ st Brizzi (PL).

Note: espulso: 5’ st Mastino (Pr) per doppia ammonizione.

LIVORNO – Di tutti i ribaltoni possibili, questo fa un male cane. Perché il Prato non aveva messo in preventivo di tornare dall’Ardenza con un ko. Ancora una volta la Pro Livorno Sorgenti dimostra di essere la vera mina vagante del girone, infliggendo ai lanieri il secondo stop stagionale, che è anche il primo nelle gare esterne. Una prestazione ordinata e poco più non basta ai ragazzi di Vincenzo Esposito per evitare un ko che pesa. Non basta nemmeno il rientro di Ciccio Tavano nell’ultimo scampolo di gara. Il l Prato nel primo tempo non affonda quasi mai il colpo, fortunato peraltro quando la girata di Giacomo Rossi si stampa sul palo a portiere battuto. Ma in avvio di ripresa una veloce ripartenza iniziata da Tomi porta Ouattara a scodellare un bel pallone per la testa di Minardi, che a porta praticamente vuota non può sbagliare. Le proteste dei locali per un fallo in avvio di azione producono un paio di minuti dopo il secondo giallo a Mastino per un intervento su Camarlinghi. E con l’uomo in meno il Prato alla lunga perde smalto e lucidità, tanto che al 19’ Rossi ristabilisce la parità su rigore (ma il fallo di Tognarelli ai danni del capitano locale qualche dubbio lo lascia) e al 25’ addirittura mette la freccia con Brizzi.

Marino Del Rosso