Öhrström (Fiorentina Women's)
Firenze, 24 marzo 2019 - Ogni sfida scudetto che si rispetti si gioca davanti al pubblico delle grandi occasioni. O almeno questo è ciò che succede solitamente nel calcio maschile. Nessuno però avrebbe potuto immaginare di riempire l’Allianz Stadium di Torino per la sfida fra Juventus Women e Fiorentina Women’s, che oggi, domenica 24 marzo, darà probabilmente un’indicazione decisiva su chi si aggiudicherà il titolo di campione d’Italia al femminile.
Invece dalle 15, nonostante la diretta tv su Sky Sport, non ci saranno spazi vuoti sugli spalti, visto che i 39mila biglietti gratuiti messi a disposizione dalla Juventus sono stati tutti sottoscritti, un migliaio dei quali dai tifosi viola, che occuperanno il settore ospiti a loro riservato. Un record per il calcio femminile in Italia: il precedente risaliva al 2008, quando al ‘Bentegodi’, per la semifinale di Champions League fra Bardolino Verona e Francoforte, gli spettatori furono circa 14mila, mentre a livello mondiale rimangono lontani i 61mila di Atletico Madrid-Barcellona di domenica scorsa. Ma tornando a oggi, il palcoscenico sarà di quelli mozzafiato, per una partita che vale davvero un’intera stagione.
La Juventus ci arriva con un punto di vantaggio sulla Fiorentina, e quindi di fatto con due risultati su tre a disposizione, considerando che dopo il match di domani mancheranno soltanto altre tre giornate alla fine del campionato. Per le viola invece solo il successo potrà mantenere vivo il sogno del secondo scudetto, anche se il tecnico Antonio Cincotta non vuole mettere nessuna pressione al suo gruppo: «Andiamo a giocare allo Stadium – spiega -, in casa delle campionesse d’Italia: se dovessimo vincere, sarebbe un risultato fenomenale, ma se per qualunque motivo non ce la dovessimo fare, solo il fatto di esserci giocati le chance di scudetto in quell’impianto rimarrebbe qualcosa di straordinario. Si può solo parlare bene delle mie giocatrici, che hanno già fatto un’impresa contro ogni tipo di avversità, e non permetto a nessuno di scaricare su di loro una tensione che non ha senso. E comunque, qualsiasi risultato uscirà, non saremo al capolinea di questa stagione, perché ci sarà ancora da lottare per lo scudetto, per la qualificazione alla Champions League e per la Coppa Italia: domani non si alzerà nessun trofeo». Tutto giusto, anche perché ieri il Milan ha vinto e si è portato a – 1 dalla Fiorentina, che attualmente è seconda e che deve difendere almeno questa posizione per centrare ancora una volta il pass per l’Europa: i tifosi però sognano inevitabilmente una vittoria che varrebbe non solo un’ipoteca per lo scudetto, ma anche uno scherzo atroce alle acerrime rivali di sempre. Il Viola Club Go Women’s partirà per Torino con tre pullman pieni, e la rappresentanza viola vorrà farsi sentire seppur in netta minoranza.
«I 1016 del settore ospiti sono il massimo del tifo che potremo avere – racconta Cincotta - ma ce lo faremo bastare, perché siamo abituati a fare con quello che abbiamo, con umiltà e semplicità». In campo invece scenderanno le titolarissime, con l’unico dubbio legato a Clelland: «Stiamo facendo di tutto per mettere nelle condizioni Lana di giocare, ma non sappiamo se ce la farà», rivela il tecnico della Fiorentina, ma a poco più di un mese e mezzo dal grave infortunio col Chievo, avere a disposizione la scozzese sarebbe quasi un miracolo oltre che un lusso. La certezza comunque è il 4-3-3, con Öhrström o Durante in porta, Guagni, Agard, Tortelli e Philtjens in difesa, Adami, Breitner e Parisi a centrocampo e una fra Clelland e Catena a far compagnia a Mauro e Bonetti in attacco.
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