Inter-Fiorentina, Pioli: "Ce la giochiamo. Siamo una squadra seria e che dà tutto"

Il tecnico viola parla alla vigilia della sfida con i nerazzurri. "Il paragone con Spalletti? Lui è più abbronzato e brillante"

Stefano Pioli in conferenza stampa prima di Inter-Fiorentina

Stefano Pioli in conferenza stampa prima di Inter-Fiorentina

Firenze, 24 settembre 2018 -  Vigilia di Inter-Fiorentina (si gioca martedì 25 settembre alle 21) con i viola che arrivano a questa sfida delicata al terzo posto e con tre punti in più della squadra di Spalletti. "Dobbiamo esssere contenti di quello che stiamo facendo _dice il tecnico viola Stefano Pioli_  abbiamo fatto bene, ma non abbiamo fatto niente perché il campionato è appena all'inizio".

Un anno fa (più o meno, perché era la prima giornata di campionato) Inter-Fiorentina andò decisamente male pert i viola, ma adesso le condizioni sono diverse: "Rispetto all'anno scorso è tutto diverso, avevamo tanti debuttanti e tanti punti interrogativi. Ora siamo una squada che se la vuole se la può giocare, sapendo che l'Inter è un'ottima formazione, ma abbiamo le qualità per fare una prestazione seria" Pioli insiste sul concetto di 'serietà' e dovendo scegliere tra gli aggettivi di elogio che stanno accompagnando i viola in questo buon avvio di campionato non ha dubbi: "Siamo una squadra seria e che dà tutto". Inter-Fiorentina sarà anche la sfida tra attaccanti argentini: Icardi contro Simeone. Per Pioli "sono attaccanti con caratteristiche diverse, Icardi ha una media gol impressionante, ma Simeone sta crescendo molto e può fare ancora meglio"

Certo, contro l'Inter occorrerà stare attentissimi fino all'ultimo respiro della gara, vista la caratteristica dei nerazzurri capaci di vincere le partite in pieno recupero. "Si tratta di una squadra forte e il fatto che segni negli ultimi minuti è il segnale di mentalità e situazione psicofisica importante, c'è la capacità di stare dentro la partita fino alla fine e poi grande forza del collettivo e della squadra".

Si va avanti con il tridente ("E' il nostro modo di fare calcio, ma poi più che il numero delle punte conta l'equilibrio di squadra") e con attaccanti che si spostano su tutto il fronte offensivo ("anche se Chiesa a volte esce dagli schemi") per essere imprevedibili "e creare dei dubbi ai nostri avversari".

Infine, il pragone con Luciano Spalletti, il tecnico nerazzurro: "Abbiamo la stessa pelata, ma lui è più abbronzato di me. Poi è più comunicativo, è toscano, è più brillante, fa battute. E' un ottimo allenatore, molto capace". 

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