Genoa-Fiorentina, Italiano: "Banco di prova importante, diamo continuità alle vittorie"

Firenze, 17 settembre 2021 - Seconda trasferta consecutiva per la Fiorentina di mister Vincenzo Italiano che affronta il Genoa, una settimana dopo il bel successo di Bergamo. Italiano si gode questo buon avvio (con due vittorie in tre gare), ma chiede di restare con i piedi per terra. Quando nella conferenza stampa pre-partita gli viene chiesto se la Fiorentina può già considerarsi la sorpresa del campionato risponde così: "Tre giornate sono poche per dare giudizi definitivi, due mesi di lavoro sono pochissimi. Godiamoci questo buon inizio, quando è uscito il calendario ero timoroso di queste prime gare. Restiamo con i piedi a terra, lavoriamo per avere identità e organizzazione".

Per Italiano, ci sono margini importanti di crescita: "Siamo stati bravi a fare quello che abbiamo fatto, ma dobbiamo crescere e migliorare. Questa squadra può far vedere molto di più".

Che insidie ha la gara con il Genoa?

"E' una squadra che ha messo in difficoltà il Napoli e ha vinto in rimonta a Cagliari. Serviranno massima attenzione e concentrazione. E' una squadra forte, ha qualità e temperamento. Sarà un banco di prova importante, ma dobbiamo dare continuità alle due vittorie".

Durante le partite si vede che lei ha un rapporto moto stretto con giocatori

"La lealtà e la schiettezza sono un qualcosa che paga. Al primo giorno ho detto che il mio modo di gestire è questo. Non bisogna essere permalosi o troppo orgogliosi, bisogna accettare la correzione dell'errore. Poi ovviamente, si scherza e si ride insieme" .

Gran parte della rosa è la stessa dell'anno scorso. Come ha fatto a rigenerare questi giocatori?

"Questa è una squadra che ha dei valori, sta a me e al mio staff e alla loro disponibilità cercare di migliorare quello che si era fatto nell'anno precedente. Migliorare a livello personale e di squadra. L'obiettivo è fare di più di quello che, tutti, si è fatto nell'anno precedente. Di segreti ce ne sono pochi. Se si va in campo lavorando con questa dedizione durante la settimana, in base ai principi che si vogliono sviluppare, i risultati arrivano. Ma qui nessuno è un mago, il segreto è avere passione, amore, attaccamento alla maglia, andare in campo e cercare di fare qualcosa in più rispetto all’avversario.

Nel suo calcio tutti  i giocatori partono sullo stesso piano, non ci sono gerarchie. Vale anche per il portiere?

"Nell'ultima gara ho scelto di mandare in campo chi aveva lavorato per 15 giorni preparando nei dettagli la sfida con l'Atalanta. Abbiamo preferito non schierare chi è arrivato stanco o in ritardo. In porta ci sono delle gerarchie e i ragazzi lo sanno. Domani vedremo".

Vlahovic  può sentire la pressione di essere sotto i riflettori?

"Vlahovic è in una fase di crescita incredibile. E' un ragazzo del 2000, ma gioca da maturo e da adulto. E' attaccato a questa maglia, lo si vede quando esulta, quando rincorre, quando sbaglia. Deve restare questo, perché così si diventa grandi giocatori". 

Cosa si aspetta da Amrabat e Castrovilli? 

"Come avete visto mi piace coinvolgere tutti e sfruttare tutte le qualità che si hanno. Sapevo che negli ultimi 25 minuti l'Atalanta sarebbe ritornata nel finale e la sua struttura poteva essere utile, infatti in un paio di situazioni nella nostra area ha colpito lui di testa. Ha forza fisica, lettura nel recuperare palloni, spirito di sacrificio. Se velocizza la distribuzione della palla e migliora nella verticalizzazione, in quella zona del campo può stare benissimo. Castrovilli è un campione d'Europa, ha qualità incredibile, va veloce in conduzione, spacca le partite, crea imprevedibilità. Prima di Bergamo era rientrato dalla Nazionale con un problemino al polpaccio, ma la sua qualità non si discute".