Francesca Fioretti, l'ex compagna di Astori, ritrova il sorriso con Kolarov

Secondo quanto riportato da "Chi", l'attrice avrebbe ritrovato il sorriso col terzino dell'Inter. E domani sarà in aula al processo per la morte del capitano viola

Lo scatto pubblicato dal settimanale "Chi" che ritrae la Fioretti e Kolarov (Instagram)

Lo scatto pubblicato dal settimanale "Chi" che ritrae la Fioretti e Kolarov (Instagram)

Firenze, 3 febbraio 2021 - L’essenziale è invisibile agli occhi, ma la vita impone di andare avanti, se possibile provando a ricostruire la strada verso la felicità. Francesca Fioretti, la ex compagna di Davide Astori, il capitano della Fiorentina scomparso all’improvviso a Udine il 4 marzo del 2018, lo ha fatto sempre in silenzio, senza eccessi. Tanto che la foto pubblicata dal settimanale “Chi” che la ritrae insieme a Aleksandar Kolarov, il terzino dell’Inter, ha suscitato tenerezza in tanti follower.

Francesca, sottolineano in tanti, ha diritto di concedersi il meglio possibile: per se stessa e per la piccola Vittoria, la figlia avuta con Davide. Lo scatto, che ha sorpreso i due mentre si scambiavano tenerezze, sarebbe stato intercettato alla stazione di Milano. Fin qui, nessuno dei due ha confermato la relazione. L’unica certezza è la partecipazione della giovane donna domani in tribunale, quando, a Firenze, si terrà l’udienza del processo con rito abbreviato che vede come unico imputato il professor Giorgio Galanti (ex direttore di Medicina Sportiva dell’ospedale fiorentina di Careggi).

Proprio domani sarà discussa la superperizia disposta dal Gup Angelo Pezzuti per fare luce sulle cause della morte del giocatore. Lo ha annunciato lei stessa attraverso Instagram, con un lungo post: «Il processo serve ad arrivare ad una verità che in ogni caso non sarà consolatoria: l’idea che la morte di Davide potesse essere evitata aumenta il dolore. Ma se esisteva anche la più piccola possibilità che avesse a disposizione un minuto in più, un’ora in più o la sua vita intera, io credo che quella possibilità dovesse essere esplorata, che lui meritasse di averla e che tutto ciò che l’ha ostacolata debba in ogni caso venire alla luce. Nutrivo molti dubbi sull’essere presente di persona alla prossima udienza: ora sento di dover essere lì».  

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