Fiorentina, parla Simeone: "L'Europa League? Noi ci crediamo"

Moena, il Cholito parla a tutto campo: dal Mondiale a Cristiano Ronaldo

Simeone a Moena (foto Germogli)

Simeone a Moena (foto Germogli)

Firenze, 16 luglio 2018 - "Noi ci crediamo, dal primo giorno lavoriamo per il 26 luglio". Giovanni Simeone e la Fiorentina si 'vedono' in Europa League. In attesa del ricorso del Milan al Tas, i viola incrociano le dita. "Stiamo aspettando quella sentenza, con molta ansia - confessa il Cholito dal ritiro di Moena - Abbiamo voglia di scoprire se è vero che parteciperemo all'Europa League ma abbiamo la testa al 26 e lavoriamo tranquilli ogni giorno per quell'obiettivo".

Ma i traguardi che punta la Fiorentina vanno oltre l'Europa League. "Vgliamo migliorare quanto fatto la passata stagione e dare un po' di piu', sempre. Vogliamo migliorare nelle partite, negli allenamenti e fare tutte le piccole cose che servono per migliorare. Anch'io voglio continuare a crescere. Obiettivo 20 gol? Non sono troppi, basta crederci. Io credo molto in me e penso che posso riuscire a fare di piu' di quello che ho fatto finora".

Nei giorni scorsi c'è chi ha accostato proprio il nome di Giovanni Simeone a alcuni grandi top club europei, fra cui l'Atletico Madrid allenato dal padre. "Io al posto di Griezmann? Sto bene qui - ha replicato - Sono molto contento alla Fiorentina, mi sento a casa, abbiamo una famiglia, e sono cresciuto tantissimo quest'anno. Il calciomercato però è difficilissimo: un giorno puoi dire che vuoi restare e domani ti vendono".

Il Cholito intanto si candida a essere uno dei leader di questa Fiorentina. "Vedo ogni giorno che chi è da più tempo qui è un punto di riferimento: Chiesa e Pezzella ad esempio, ma anche gli altri sudamericani. I giovani guardano molto a noi perché siamo quelli che l'anno scorso abbiamo vissuto momenti belli e brutti e ci vedono come punti di riferimento".

"Vivo a Firenze con la stessa emozione del primo giorno trascorso a Genova perché vedo che posso migliorare ogni giorno e perché ci sono tanti compagni e membri dello staff che possono aiutarmi a crescere".

Del Mondiale appena concluso ha apprezzato soprattutto i colleghi di reparto Manzdukic e Griezmann, mentre non è ancora smaltita la delusione per la sua Argentina, fuori agli ottavi. "Sono cambiati molti allenatori, è stata messa in campo prima una formazione e poi un'altra. Credo che noi argentini dobbiamo avere più pazienza con gli allenatori e dare loro più tempo. Speriamo di fare un lavoro migliore nei prossimi quattro anni e spero anche che ci sia una possibilità concreta per me in Nazionale".

E sull'arrivo in Italia di Cristiano Ronaldo il numero 9 viola ha puntualizzato: "Fa molto bene al calcio mondiale che i tre migliori calciatori in circolazione, Cristiano Ronaldo, Messi e Neymar, siano in tre diversi Paesi, perché questo consente di migliorare i campionati. L'arrivo di Ronaldo fa crescere la serie A".

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