Fiorentina-Juventus, sugli spalti la sfida infinita: "Firenze carica", il Franchi vince

Il racconto della giornata dei supporter fiorentini nella gara più sentita

La Fiesole durante Fiorentina Juventus (Fotocronache Germogli)

La Fiesole durante Fiorentina Juventus (Fotocronache Germogli)

Firenze, 3 settembre 2022 – Quella con la Juve è da sempre la partita più attesa dal tifo viola. Da gennaio 2022 ancora di più. Facile capire il collegamento, cioè da quando Dusan Vlahovic, figlio adottivo di Firenze (e di Pantaleo Corvino), ha deciso di “tradire” la città per andare a vestire la maglia degli acerrimi rivali. Ecco che quindi la gara assume un valore di rivalsa maggiore e richiama al Franchi ancora più tifosi. Fin dalle 13:00, sotto una pioggia battente, lo stadio ha cominciato a tingersi di viola. Ecco il motivo per il quale la coreografia prevista a ricordare i monumenti storici di Firenze è stata annullata. Poi i decibel che iniziano ad alzarsi. Il “formaggino” è pieno, ed è già qui che comincia la sfida. Partono i cori dei bianconeri, rispondono quelli dei viola. Lo stadio comincia a riempirsi e cominciano a sentirsi i primi fischi all'ingresso in campo della squadra torinese, senza il protagonista principale, che parte in panchina. Dopo una breve fase di riscaldamento dei titolari, ecco che subentra sul terreno di gioco anche Vlahovic: il volume che sale enormemente, con fischi assordanti. Smette la pioggia ed esce il sole. Dopo i primi fischi, il popolo viola decide di ignorare il suo vecchio amore, come una sorta di diffidenza per non dargli molta importanza. Meno di cinque minuti, il rumore è altissimo: prima il coro “Firenze Carica” e poi l'inno viola, cantato a squarcia gola dai circa 35.000 tifosi presenti.

Si comincia, tutto lo stadio sostiene la squadra. Al vantaggio bianconero qualche attimo di silenzio, ma il pubblico di fede gigliata torna subito dopo a cantare per sostenere la squadra, fino al gol di Kouame, dove il Franchi esplode e diventa una bolgia. Nemmeno la delusione per il rigore fallito da Jovic prima dell'intervallo abbatte il Franchi, che subito dopo applaude e continua a farsi sentire. Anche nella ripresa la squadra è spinta dall'incessante tifo fino agli ultimi minuti e oltre.

Non c'è spazio per il grande ex, che rimane in panchina. A fine gara grande fair-play tra i giocatori, con Igor, Biraghi e altri compagni che salutano Vlahovic. Una fotografia che rispecchia quella che è stata la partita del tifo viola, che ha risposto alla grande alle critiche dell'episodio post Spalletti in quella che per Firenze, non sarà mai una gara come le altre.

 

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