Fiorentina, Commisso festeggia il primo anno di presidenza: "Forza viola"

Il proprietario da New YorK tocca tutti i temi: stadio, mercato, Iachini, Chiesa, Castrovilli e futuro

Rocco Commisso (Fotocronache Germogli)

Rocco Commisso (Fotocronache Germogli)

Firenze, 6 giugno 2020 - Un anno di Fiorentina targata Rocco Commisso. In diretta da New York, il proprietario viola è tornato a parlare nel giorno dell'anniversario dell'acquisizione della società. "Mi sono alzato stamani e mi sono fatto gli auguri suonando al pianoforte l'inno della Fiorentina. E' un giorno speciale. Ho viaggiato per tutta la mia vita, tornare nella mia Italia per me era importante per dare qualcosa al mio paese. Siamo venuti dall'America per portare qualcosa di diverso a Firenze. Ringrazio tutti per l'accoglienza che è stata data a me e alla mia famiglia. In queso giorno voglio ricordare il giornalista Alessandro Rialtri, persona onesta e leale. Ci manca molto".

Il rapporto con i tifosi - "Ho ricordi splendidi dei tifosi. Il calore, l'accoglienza il 6 giugno dello scorso anno, i selfie. Ricordo con piacere anche il primo giorno a Firenze e la bandiera degli Stati Uniti con i colori della Fiorentina. Nei miei ricordi ci sono anche la tour americana, la cena nel bronx con squadra e giornalisti. Ricordi bellissimi. Come ho detto a mia moglie, il giorno più bello dopo il matrimonio è stato la vittoria dell'Italia al Mondiale. Poi c'è il ricordo di quando sono stato a Palazzo Vecchio dal sindaco Nardella. Il giglio che mi dette il sindaco è sempre appuntato sulla mia giacca. Voglio anche ringraziare dell'accoglienza che ho ricevuto il Cardinale Betori. Con lui al mio fianco la Fiorentina ha vinto la prima partita contro il Cittadella".

La raccolta fondi "Forza e Cuore" - E' stato bellissimo vedere così tante donazioni da Firenze, ma anche dall'America. E' stata la più grande raccolta fondi dall'America verso l'Italia. Ci siamo mossi quando ho visto il dottore Pengue combattere contro il Coronavirus, aiutando i nostri dipendenti malati in ospedale, dove poi è finito anche lui. Ho avuto grandissima paura. Sapevo poi della situazione della famiglia Pradè, ma non ne potevamo parlare. Grazie al Signore ora stiamo bene e andiamo avanti".

Il centro sportivo di Bagno a Ripoli - "Tutta l'area è stata ripulita. Abbiamo fatto un grande lavoro, anche per liberare la villa dagli occupanti abusivi. Sono stati piantati tanti alberi, nella nostra area ci sarà tantissimo verde. Ringrazio il sindaco Casini, l'architetto Casamonti e la Soprintendenza. La pandemia porterà qualche ritardo per iniziare a costruire gli edifici. C'è comunque una novità importante. Questa settimana abbiamo firmato il contratto con il primo costruttore della villa. Verrà una struttura bellissime, potrete vedere i rendering sul nostro sito. Avremo il centro sportivo più bello d'Italia. L'obiettivo è quello di finire i lavori entro il 2021. Avremo il centro sportivo più bello d'Italia e per questo spenderemo 70 milioni. Fra una settimana avremo anche l'ok della Sovrintendenza. Ci saranno molto pacchetti, dentro al centro e fuori dal centro. Vogliamo che i tifosi ogni tanto possano venire nel centro sportivo per vedere la squadra".

Mediacom e Fiorentina - "Grazie alla mia azienda, va avanti anche la Fiorentina nonostante questo periodo difficile. All'inizio della pandemia ho chiesto agli stati i soldi adeguati a fronteggiare la crisi minacciando, altrimenti, di espatriare e mi hanno aiutato. Riguardo agli stadi, i miei ragazzi ricordano che nel 2019 li ho mandati in giro per Manhattan e hanno visto il cambiamento che c'è stato qui dopo il 2001: la città di New York ha capito che doveva fare qualcosa e nello spazio di quattro anni ha realizzato moltissimi nuovi impianti sportivi. Molti soldi sono stati spesi ma l'importante è capire che i privati sono stati aiutati dai governi locali. E voglio sottolineare che le tasse sugli stadi non si pagano. L'Italia è un paese che aiuta gli investitori? A Milano mi sembra che le cose funzionino".

Capitolo stadio - "Lasciamo perdere il fatto di lasciare o meno Firenze. Queste cose si decidono in futuro. Non voglio lasciare alla mia famiglia un problema incompiuto. I soldi non sono un problema, l'ho sempre detto, ma le strade devono essere spianate. Sono molto deluso, perché le città non erano preparate con le opzioni che rendessero possibile la realizzazione di stadi in tempi brevi. Ci sono state delle tappe per il tema stadio. Ho sempre rispettato il Franchi, che è la storia della Fiorentina. Con Barone abbiamo visitato la Mercafir, dove i costi fra demolizioni e smaltimento, contributi, il rischio idraulico, bellico, aeroportuale, eccetera sarebbero stati dieci volte superiori a quelli stimati. E in più le tasse sullo stadio sarebbero aumentate. Questo non è giusto per un imprenditore che porta soldi in Italia. Avevo bisogno di più opzioni e per questo abbiamo annunciato l'opzione di acquisto sui 36,5 ettari a Campi Bisenzio, quasi due volte e mezzo rispetto alla Mercafir. Lì potremmo fare tutto quello che ci serve, con parcheggi e zona commerciale. Ringrazio la famiglia Casini per questo. Dall'aeroporto vogliono farci problemi, ma spero che ci possiamo sedere a un tavolo: sono importanti entrambe le due infrastrutture. Quanto alle leggi della Soprintendenza voglio dire che solo le leggi di Dio non si possono cambiare. In America quando serve le leggi si cambiano, non è giusto che i vincoli su Milano e Bologna possono essere tralasciati mentre da noi no: voglio ringraziare Matteo Renzi e Dario Nardella per le parole positive. Ad oggi ci sono quattro opzioni possibili. La prima è Campo di Marte, ma non metterò soldi se devo aspettare la Soprintendenza. La seconda opzione fare un nuovo stadio, ma non è scontato che sia totalmente di proprietà della Fiorentina. La terza opzione è che ci diano altre aree su Firenze. Ho sentito ad esempio delle Cascine. La quarta opzione è Campi Bisenzio".

La conferma di Iachini - "Mi ha impressionato, lavorando molto. E' stato malato in questi mesi, non lo sapevo. Ha tutto il mio supporto. Non sono sicuro al 100% (della conferma ndr). Dobbiamo vedere cosa succede in questo finale di stagione. Alla squadra e all'allenatore chiedo di continuare nel percorso che abbiamo interrotto, senza fare scherzi e rimanere in Serie A per poi pensare al prossimo anno di arrivare più in alto".

Il rinnovo di Pradè - "Ho detto a Barone di fargli sapere che non avrebbe dovuto preoccuparsi del suo lavoro. E' stato riconfermato".

Il prossimo mercato - "Non faccio promesse che non posso mantenere. Vogliamo rimanere nella parte sinistra della classifica".

Chiesa e Castrovilli - "Chiesa deve rimanere concentrato sulle partite. Se Chiesa vuole, può andare ma alla cifra che vogliamo noi. Castrovilli è felice qui a Firenze, me lo ha detto. Basta che non mi deluda (ride ndr). Vorrei dargli la maglia numero 10. Anche Antognoni ne sarebbe felice".

Per l'attacco c'è Belotti? - "Non posso dare risposte precise. Sono già stati fatti investimenti importanti a gennaio. Come centravanti abbiamo già altri giocatori bravi. Penso a Vlahovic e Cutrone. Se poi decideremo di rafforzare ancora l'attacco, lo faremo nel modo giusto, rispettando dei paletti finanziari".

La figura di Barone in Lega - "Siamo ben rappresentati in Lega da Joe Barone. Sono contento che Joe si candidi. Voglio rispetto uguale per tutti. Mi sento di aver fatti a Firenze il più grande investimento con soldi privati, con i miei soldi. Se poi riusciremo a fare lo stadio...".

Il caso di George Floyd negli Usa - "La Mediacom è proprio vicino a Minneapolis. Il caso di Floyd non sarebbe mai dovuto succedere. All'inizio, quando sono arrivato in America, anche io sono stato discriminato. Non accetto il razzismo. Gli ultimi acquisti che abbiamo fatto sono tutti stranieri. Non accetto discriminazioni".

Il sogno di una Fiorentina sempre più competitiva - "Già dal prossimo anno voglio portare la Fiorentina più in alto. Dobbiamo avere ricavi per pagare i giocatori e crescere. Sarebbe bello che mi lasciassero fare lo stadio, perché così diventerebbe possibile la prospettiva di portare la Fiorentina nella top 20 del mondo".

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