Fiorentina, Commisso: "Sul restyling del 'Franchi' mie decisioni non sindacabili"

Intervista del presidente viola ad America Oggi. "Pronti a investire oltre 300 milioni di euro per lo stadio e per la zona commerciale e alberghiera"

Rocco Commisso, patron della Fiorentina (foto Germogli)

Rocco Commisso, patron della Fiorentina (foto Germogli)

Firenze, 20 maggio 2020 - "Sono entrato nella mentalità dei fiorentini che amano questo impianto, e non vogliono demolirlo, magari rinnovarlo". Sono le parole del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, intervistato da 'America Oggi'. ''Se il Governo facesse una norma per nominare i sindaci commissari per le grandi opere pubbliche, come ha suggerito il sindaco Nardella, allora la ristrutturazione dello stadio Franchi può chiaramente essere realizzata -prosegue il patron della squadra viola-. Bisogna fare presto e semplificare una burocrazia che rischia di compromettere non solo il 'remodeling' del Franchi ma anche e soprattutto la realizzazione di un nuovo impianto''.

"Non investirò nemmeno un centesimo- afferma Commisso- se i miei suggerimenti (per la ristrutturazione del Franchi) saranno poi sindacati. Sono pronto al dialogo ma le mie decisioni non possono essere messe in dubbio. Sono pronto al dialogo per trovare una sintesi tra esigenza di rendere il Franchi uno stadio moderno, ma questo lo si può ottenere solo se verranno eliminati i paletti burocratici che fino a oggi hanno ostacolato sia il progetto del Franchi come quello del nuovo impianto nell'area Mercafir di Firenze. Noi siamo pronti a investire oltre 300 milioni di euro per lo stadio e per la zona commerciale e alberghiera ma non ad addossarci le responsabilità fiscali e le spese per il recupero ambientale", conclude.

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