Fiorentina, Castrovilli viola fino al 2024: "Voglio essere un simbolo"

Il centrocampista ha parlato in conferenza stampa dopo l'annuncio del rinnovo quinquennale

Castrovilli con Pradè dopo il rinnovo (foto Germogli)

Castrovilli con Pradè dopo il rinnovo (foto Germogli)

Firenze, 10 ottobre 2019 - Sette partite per meritarsi un rinnovo di contratto da giocatore importante. E' la storia di Gaetano Castrovilli, sotto i riflettori in questo avvio di stagione della Fiorentina. Tre anni di gavetta in Serie B, il ritiro e l'interesse immediato di Vincenzo Montella, il lancio fra i titolari. Il resto è storia, come il primo gol a San Siro contro il Milan: per Castrovilli un sogno da vivere a occhi aperti. Gaetano da Canosa di Puglia, 22 anni, sorride in conferenza stampa accanto a Daniele Pradè nel giorno dell'annuncio del rinnovo di contratto. Niente clausola, fino al 2024 a Firenze. Per chi vorrà in futuro provare a strappargli la maglia viola di dosso, l'avviso è già bello evidente: serviranno tanti soldi. "Dedico questo rinnovo alla mia famiglia: ha fatto tanti sacrifici per me - dice Castrovilli -. Ho accettato la proposta di rinnovo perché questa avventura con la Fiorentina mi aiuterà a crescere".

Gli applausi del Franchi in quel sabato magico contro la Juventus, lì Castrovilli ha capito qualcosa: "Quando sono uscito dal campo e tutto lo stadio mi ha applaudito ho capito che quello era un momento importante. Diventare un simbolo viola mi farebbe davvero piacere". Uno di poche parole Castrovilli, ma per niente timido. Anzi, la personalità non gli manca anche quando dice che i suoi miti erano Ronaldinho e Kakà, due esempi dal suo tifo per il Milan, coltivata fin da piccolo. Ora però lui si sente... semplicemente Gaetano Castrovilli. Montella però lo ha paragonato a Giancarlo Antognoni: "Ringrazio il mister, ripercorrere la carriera di Antognoni sarebbe fantastico. Voglio continuare a lavorare, rimanendo umile. Devo migliorare ancora tanto, soprattutto sotto porta e nell'ultimo passaggio".

Fra le sfide che Castrovilli si trova davanti c'è anche quella di conquistarsi un posto in Nazionale. Non sarà facile visto che la nuova Italia si fonda proprio su una classe di centrocampisti fortissima. Da Verratti a Jorginho, da Sensi a Barella e Pellegrini, tanto per fare qualche nome... "Amo le sfide, voglio affrontare anche questa - dice ancora Castrovilli -. Spero che arrivi la chiamata della Nazionale". Chiusura sul nuovo stadio. Castrovilli vuole essere uno dei giocatori che calcheranno il nuovo stadio viola? "Risposta secca - sorride Castrovilli -. Sì".

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