Castrovilli sposa l'Azzurro. "La Nazionale? Il sogno di ogni bambino"

A Coverciano il giocatore della Fiorentina parla della sua prima convocazione

Castrovilli durante la conferenza stampa

Castrovilli durante la conferenza stampa

Firenze, 12 novembre 2019 - Ancora non ha scelto il numero con il quale farà quasi certamente l’esordio in Azzurro in una delle sfide dell’Italia contro Bosnia Erzegovina (venerdì a Zenica) e Armenia (lunedì prossimo a Palermo), eppure Gaetano Castrovilli sa bene che il suo obiettivo, presto o tardi, sarà quello di fare sua la 8 anche tra le mura di Coverciano.

La copertina del secondo giorno di raduno della Nazionale in vista delle ultime sfide di qualificazione ad Euro2020 se l’è guadagnata il centrocampista della Fiorentina, che ha preso la parola nell’aula magna assieme agli altri due esordienti, Cistana e Orsolini.

Testa alta, petto in fuori e tanti sogni nel cassetto per il talento di Minvervino Murge: “È il desiderio di ogni bambino indossare questa maglia” - ha raccontato Castrovilli - “Per me non è un punto di arrivo ma una svolta dalla quale ripartire. Rappresenta un'opportunità importante e cercherò di sfruttarla attraverso i miei mezzi”.

Tanto spazio al suo antico amore per la danza poi, con il mediano che si è subito fatto apprezzare, oltre che per le sue movenze sul campo, anche per la singolare scelta della canzone che ha fatto da apripista alla sua iniziazione in azzurro, ieri sera nella sala mensa di Coverciano sotto gli occhi divertiti di tutti i nuovi compagni: “Mi piace ancora tutt'oggi ballare, è una passione che coltivo fin da quando ero bambino: sono ancora alla ricerca di una scuola di danza dove poter andare a distrarmi quando ho po' di tempo libero. Rivedo qualche similitudine tra il calcio e la danza, specie in alcuni movimenti. La mia canzone di ieri? Ho cantato il testo di un compositore neomelodico napoletano di nome Angelo Famao: il titolo del brano è Tu si a fine do' munno".

Scelta non banale per il mediano, che oltre a cercare di convincere Mancini per poter rientrare nella lista dei 23 che faranno parte dell’Europeo (“Voglio giocarlo, cercherò di migliorarmi e mettere in difficoltà il mister grazie alle prestazioni con la Fiorentina” ha raccontato), ha già la testa proiettata anche al prossimo appuntamento della squadra viola a Verona, dove Castrovilli sarà chiamato a riscattare il tremendo ko di Cagliari: Abbiamo fatto una brutta figura, è vero: però adesso dobbiamo già pensare alla prossima trasferta, dove siamo chiamati a riscattarci”.

Chi certamente lo ha consolato dopo la domenica da incubo in Sardegna è stato Antognoni, il suo idolo da sempre: “È una bella persona Giancarlo ma da lui in azzurro mi separano 73 presenze, tanti gol e un mondiale vinto. Penso basti questo per far capire quanto mi manchi per eguagliarlo”. Il punto di partenza è però decisamente buono. 

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