Fiorentina, Kokorin scalpita: "Voglio giocare e vincere. Il modello? Ronaldo il Fenomeno"

L'attaccante russo si racconta: "L’obiettivo più importante è quello di essere pronto, dal punto di vista fisico, e di giocare. Non mi interessa se da attaccante, a destra, a sinistra, al centro, da difensore. Vorrei solamente giocare e trovare continuità"

Kokorin durante il ritiro di Moena (Germogli)

Kokorin durante il ritiro di Moena (Germogli)

Firenze, 9 settembre 2021 - L'oggetto misterioso venuto dalla Russia, il centravanti praticamente mai visto con la maglia viola rompe il silenzio e si racconta sui media ufficiali della FiorentinaAleksandr Kokorin scalpita e non vede l'ora di trovare spazio e di giocare: "Per me adesso l’obiettivo più importante è quello di essere pronto, dal punto di vista fisico, e di giocare. Non mi interessa se da attaccante, a destra, a sinistra, al centro, da difensore. Vorrei solamente giocare e trovare continuità".

Kokorin parla dell'infanzia, di una passione per il calcio che lo porta a fare sacrifici notevoli prima della popolarità: "Ricordo che cominciavo ad allenarmi molto presto. Non ricordo questi momenti, perché ero piccolo, ma cominciavo a giocare a calcio verso le 6 o le 7 di mattina, poi alle 10 mi recavo in una specie di centro sportivo, dove oltre ad allenarmi frequentavo la scuola. Ho anche vissuto da solo in un convitto. Poi per tutta la carriera ho continuato ad allenarmi. In genere avevamo due allenamenti tre volte alla settimana, allenamenti che in genere erano molto lunghi, di due o tre ore. Ma a volte andavo al centro sportivo anche di sera, per giocare con gli altri amici che vivevano là. La mattina andavo ad allenarmi, poi a scuola, poi tornavo ad allenarmi, e a fine giornata a dormire". Poi, Kokorin scala le varie tappe del calciatore fino alla Nazionale e alla grande popolarità, non sempre facile da gestire. Sul sito ufficiale viola Kokorin racconta la sua crescita come uomo dovuta molto alla famiglia e alla nascita del figlio. 

Tornando al calcio, il suo modello è Ronaldo, ma non Cristiano, bensì "il Fenomeno", il Ronaldo brasiliano che ha incantato le platee di tutto il mondo con la sua classe tra gli anni Novanta e la prima decade del secolo attuale. "Ho quasi sempre indossato il numero 9 da quando l’ho visto giocare, per cercare di imitarlo. Ho sempre pensato che fosse un giocatore straordinario, nonostante abbia smesso di giocare e ci siano molti altri calciatori, il mio modello è sempre stato solo Ronaldo".

Pur essendo russo non è un appassionato di vodka (dopo le partite, semmai, ama bersi una birra), è rimasto incantato da Firenze e dalla struttura del centro sportivo. Riguardo alla Fiorentina, dove in pratica non ha giocato quasi mai dal suo arrivo a gennaio 2021 (va ricordato che nel 2018 ha subito un grave infortunio a un ginocchio)  Aleksandr non vede l'ora di giocare e magari di vincere qualcosa proprio in viola:  "Ovviamente vorrei vincere un trofeo con la Fiorentina se possibile. Secondo me la Fiorentina ha giocato bene anche lo scorso anno, meno bene in alcune partite, e credo che la posizione finale in classifica non rispecchi il valore della squadra. Questo deve cambiare a partire da quest’anno, dobbiamo cercare magari di arrivare in zona Europa League, vincere la Coppa Italia, se possibile".

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