Firenze, 24 luglio 2013- "Non se ne puo' piu' di questo gran parlare del bimbo reale che ci ammorba da giorni su tv e stampa. Sono fiero che l'Italia abbia regolato definitivamente i conti con la famiglia reale nel 1946". E' quanto scrive in un post sul suo profilo facebook, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

"E noi intanto - aggiunge Rossi - ci occupiamo dei bambini che nascono in Toscana. Un aiuto di 700 euro a tutte le mamme a cui e' nato un bambino. Il provvedimento riguarda 17mila famiglie all'anno con un reddito Isee inferiore a 24mila euro e a cominciare dalle nascite di tutto il 2013. E' un contributo alla libera scelta - conclude Rossi - di avere un figlio in tempi di crisi economica".

 

 

APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO DEI NIDI

Intanto arriva l'approvazione del nuovo regolamento regionale per i servizi all'infanzia. D'ora in avanti nei nidi toscani gli operatori dovranno essere laureati o diplomati; il rapporto tra educatori e bambini sarà di 1 a 6 per i bambini sotto i 12 mesi, di 1 a 7 per i bambini tra i 12 e i 24 mesi e di 1 a 10 per i bambini tra i 24 e i 36 mesi. Le strutture dovranno dedicare una media di 5 metri quadri a bambino.


Si prevede inoltre che tutti i nidi abbiano una carta dei servizi per aiutare le famiglie nella scelta della struttura, e che in ogni Comune possa essere istituito un registro degli educatori, per mettere a disposizione delle famiglie personale qualificato disponibile per prestazioni private.

''Questo nuovo regolamento - spiega la vicepresidente regionale con delega alla scuola, Stella Targetti - punta a innalzare la qualità dei servizi per la prima infanzia e a semplificare le regole'', nel tentativo di ''creare un sistema sempre più integrato tra pubblico e privato e una governance del sistema sempre più omogenea a livello zonale e regionale''.


In Toscana il rapporto tra posti disponibili nei servizi educativi per l'infanzia e bambini residenti di età fra i 3 ed i 36 mesi è del 31,7%, sopra la media nazionale (19%) e quella del centro-nord (22-25%). I servizi educativi per l'infanzia sono 1.037, di cui il 79,2% nidi e il 20,8% servizi integrativi, per un totale di 28.742 posti. Il 48,1% dei servizi e' pubblico, di cui il 53% a gestione indiretta.

I posti nelle strutture pubbliche sono 16.068 (2.674 nelle private); all'inizio dell'anno 2011-12 8.456 bambini sono risultati in lista di attesa, il 9,3% del totale, con una percentuale di domande non soddisfatte calata del 3,5% rispetto al 2007-08.