Bugiardi di Stato

L'editoriale

Pier Francesco De Robertis

Pier Francesco De Robertis

Firenze, 18 dicembre 2016 - PARTIAMO dall’ultimo episodio, meno importante ma più appariscente degli altri. Quello di Alessandra Moretti, alfiere veneta prima del bersanismo poi del renzismo, che marca visita dal consiglio regionale dove è capogruppo lautamente pagata per farsi beccare in viaggio di piacere all’estero. Figuraccia epocale, scuse pubbliche e via. Andiamo avanti. Ci spostiamo più a sud, Roma, dove la sindaca scopre di essersi scelta come braccio destro un corrotto, ovviamente a sua insaputa a parte il fatto che tutti glielo dicevano da tempo ma lei insisteva nel difenderlo. Figuraccia mondiale, richiesta di scuse e via. Andiamo avanti. Lunedì scorso, nuovo governo Gentiloni. L’ex ministra Maria Elena Boschi che aveva pubblicamente professato l’intenzione di abbandonare la poltrona in caso di vittoria del NO si accomoda su quella molto più confortevole di sottosegretario di Stato alla presidenza, mentre tutta l’Italia ride riguardando il video in cui la Boschi aveva reso la sua pubblica promessa. 

IN POCHE ore il video fa oltre tre milioni di visualizzazioni. Figuraccia istituzionale al massimo livello, qui neppure le scuse. Andiamo avanti. Sempre due giorni fa a Firenze la magistratura chiude l’inchiesta sul disastro di Lungarno Torrigiani e sorprendentemente non ci sono provvedimenti contro alcuno. Nei quotidiani, il nostro in primis, riappaiono i titoli del giorno susseguente al crollo: «Non finirà a tarallucci e vino», assicurarono le autorità. Altra figuraccia, forse prima o poi arriveranno le scuse. Non andiamo avanti, mentre la domanda sorge spontanea, bassa bassa, da uomini della strada: ma chi credono di prendere in giro?

I NOSTRI POLITICI pensano davvero che la gente abbia ancora l’anello al naso? Non hanno capito che l’epoca dei furbi, dei giochetti, delle scorciatoie è finita, che l’informazione si è moltiplicata e la gente adesso si ricorda più di prima, controlla e al momento giusto non perdona? Come può immaginare la Moretti, nell’epoca di Facebook, di sparire senza farsi notare? Come può la Boschi - e chi glielo ha permesso - pensare che tutti si siano scordati di quel frame in cui lei giura e spergiura di dimettersi, contravvenendo alla sua promessa? Come possono i grillini a Roma cavarsela con una semplice richiesta di scuse? Come si può pensare a Firenze, siano il sindaco o Publiacqua, visto che ormai la strada è riparata chi si è visto si è visto? Forse qualche anno fa sarebbe stato possibile, adesso no. La musica per fortuna è cambiata, la responsabilità richiesta maggiore. I cittadini non dimenticano. Nel caso proveremo noi a ricordarglielo.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro