Turismo all'aria aperta, in arrivo otto milioni di turisti in Toscana

Nell'ipotesi migliore la regione perderà 98 milioni di euro rispetto alle estati pre-Covid. E' quanto emerge dall'Osservatorio turismo outdoor del gruppo fiorentino Human Company

Camping Town Firenze

Camping Town Firenze

Firenze, 5 giugno 2021 - Sarà una buona estate per il turismo all'aria aperta, anche se ancora è presto per tornare alle presenze dell'era pre-Covid. E' questa la previsione dell'Osservatorio turismo outdoor realizzato dal gruppo fiorentino Human Company in collaborazione con Thrends. In Italia le presenze in camping, villaggi turistici, rifugi montani e agriturismi saranno tra 45 e 49 milioni, oltre la metà rappresentati da connazionali. Un dato in calo rispetto al periodo pre-Covid che potrebbe superare, a chiusura della stagione, il -20 per cento.

In Toscana i turisti outdoor saranno, nell'ipotesi migliore, otto milioni, per una perdita di circa 1,5 milioni di presenze e con 98 milioni di euro di spesa in meno rispetto alle estati pre-Covid. Nello scenario peggiore, invece, il calo di presenze si attesterebbe a circa 2,3 milioni, con una flessione del 14 per cento di italiani, e una perdita di spesa di 138 milioni. Molto più pesante, anche nell'ipotesi migliore, il calo dei turisti stranieri, che oscilla dal 31 per cento in meno di tedeschi, svizzeri e francesi, al 37 per cento in meno di inglesi.

«Il mondo del turismo - commenta Giampiero Poggiali, presidente di Faita Toscana, la federazione che rappresenta le imprese turistico ricettive dell'aria aperta - sta attraversando un momento estremamente difficile, non solo per il calo dei viaggiatori, ma anche per la grande incertezza del futuro. Per la stagione 2021 ci aspettiamo risultati in linea con quella precedente, e ci auguriamo una ripresa anche per le zone più penalizzate l’anno passato. Questa sostanziale tenuta è importante non solo nell’ottica della gestione delle imprese e nella salvaguardia dell’occupazione, ma lo è ancora di più per il sistema economico dei territori, in particolare nelle aree costiere, dove i posti letto nei campeggi e villaggi turistici raggiungono quasi il 60% dell’intera offerta delle strutture ricettive».

«Le previsioni del nostro osservatorio – aggiunge Bruna Gallo, direttore commerciale e marketing di Human Company – dimostrano la resilienza del comparto dell’outdoor in Italia, sostenuta anche dalle sue caratteristiche intrinseche: la flessibilità delle soluzioni, la sostenibilità della spesa, il legame con i valori fondanti della vacanza, come lo svago e il contatto con la natura».