Una manifestazione di precari a Firenze in occasione di una festa del 1° Maggio

Una manifestazione di precari a Firenze

Firenze, 3 febbraio 2023 - Questo sarà l’anno della definitiva ripresa post-pandemia così dicono i dati raccolti dalla Camera di Commercio, anche se ci sono alcuni nodi irrisolti: l’assenza di addetti specie nel campo edile e un più generale problema di disallineamento fra domanda e offerta di lavoro che rende tutto più complicato. Ieri in Città Metropolitana si sono riuniti i firmatari del Patto per lavoro e lo sviluppo. Istituzioni, imprese e parti sociali hanno cercato di individuare le possibili soluzioni per ridare forza al dinamismo economico che ha sempre caratterizzato Firenze e l’hinterland, anche mettendo a punto le possibili proposte da fare al governo Meloni. Tavolo a porte chiuse naturalmente, ma prima di iniziare i lavori il sindaco della Metrocittà Dario Nardella, ha riassunto il quadro economico per il 2023: "Può essere l’anno della svolta definitiva post Covid perché questo è l’anno in cui cominciano le gare e l’affidamento dei lavori per il Pnrr. La congiuntura economica è favorevole all’area metropolitana, però dobbiamo risolvere il problema fra domanda e offerta nel mondo del lavoro che ancora faticano a incontrarrsi". E questo non è certo un problema banale visto che le opere connesse al Piano nazionale di ripresa e resilienza valgono qualcosa come più di un miliardo e mezzo di euro a livello di area metropolitana. E proprio questo è il compito del tavolo metropolitano di ieri: "Questo gruppo di imprese, rappresentanti dei sindacati e istituzioni – sottolinea Nardella – deve indagare a fondo le ragioni per cui c’è un’offerta di lavoro, ma non si riescono a trovare molti profili professionali e perché, quindi, i dati della disoccupazione rimangono sostenuti, quando invece questa potrebbe essere fortemente ridotta". Le motivazioni in realtà possono essere diverse – ipotizza il sindaco – dalla tipologia dei salari a volte troppo bassi a un sistema di formazione professionale non ancora sufficientemente adeguato a dare delle risposte al mondo delle imprese, che stanno mutando rapidamente il loro fabbisogno di tipologie di risorse umane. Perché il dato statistico che crea allarme e preoccupazione è che ogni due offerte di lavoro solo una riesce a trovare risposta. Per i primi due mesi del 2023 erano previste 27mila assunzioni da parte delle imprese. Vuol dire quindi che ne mancano 13mila. E a soffrirne maggiormente è un comparto cruciale per il Pnrr come l’edilizia: "Potremmo avere un problema duplice – riconosce Nardella – non abbiamo aziende abbastanza robuste e forti da poter competere in gare da decine di milioni quindi molto complesse e impegnative. C’è bisogno, pertanto, che si organizzino e si mettano insieme per competere, dall’altro lato abbiamo un tema di disponibilità di manodopera nel settore edilizio che talvolta è scarsa anche da un punto di vista di professionalità, perché nella carpenteria come nell’edilizia servono ormai figure specializzate". Pa.Fi.

Economia

Firenze, 3 febbraio 2023 -&nbsp;Questo sarà l’anno della definitiva ripresa post-pandemia così dicono i dati raccolti dalla Camera di Commercio, anche se ci sono alcuni nodi irrisolti: l’assenza di addetti specie nel campo edile e un più generale problema di disallineamento fra domanda e offerta di lavoro che rende tutto più complicato. Ieri in Città Metropolitana si sono riuniti i firmatari del Patto per lavoro e lo sviluppo. Istituzioni, imprese e parti sociali hanno cercato di individuare le possibili soluzioni per ridare forza al dinamismo economico che ha sempre caratterizzato Firenze e l’hinterland, anche mettendo a punto le possibili proposte da fare al governo Meloni. Tavolo a porte chiuse naturalmente, ma prima di iniziare i lavori il sindaco della Metrocittà Dario Nardella, ha riassunto il quadro economico per il 2023: "Può essere l’anno della svolta definitiva post Covid perché questo è l’anno in cui cominciano le gare e l’affidamento dei lavori per il Pnrr. La congiuntura economica è favorevole all’area metropolitana, però dobbiamo risolvere il problema fra domanda e offerta nel mondo del lavoro che ancora faticano a incontrarrsi". 
E questo non è certo un problema banale visto che le opere connesse al Piano nazionale di ripresa e resilienza valgono qualcosa come più di un miliardo e mezzo di euro a livello di area metropolitana. E proprio questo è il compito del tavolo metropolitano di ieri: "Questo gruppo di imprese, rappresentanti dei sindacati e istituzioni – sottolinea Nardella – deve indagare a fondo le ragioni per cui c’è un’offerta di lavoro, ma non si riescono a trovare molti profili professionali e perché, quindi, i dati della disoccupazione rimangono sostenuti, quando invece questa potrebbe essere fortemente ridotta". 
Le motivazioni in realtà possono essere diverse – ipotizza il sindaco – dalla tipologia dei salari a volte troppo bassi a un sistema di formazione professionale non ancora sufficientemente adeguato a dare delle risposte al mondo delle imprese, che stanno mutando rapidamente il loro fabbisogno di tipologie di risorse umane. Perché il dato statistico che crea allarme e preoccupazione è che ogni due offerte di lavoro solo una riesce a trovare risposta. Per i primi due mesi del 2023 erano previste 27mila assunzioni da parte delle imprese. Vuol dire quindi che ne mancano 13mila. E a soffrirne maggiormente è un comparto cruciale per il Pnrr come l’edilizia: "Potremmo avere un problema duplice – riconosce Nardella – non abbiamo aziende abbastanza robuste e forti da poter competere in gare da decine di milioni quindi molto complesse e impegnative. C’è bisogno, pertanto, che si organizzino e si mettano insieme per competere, dall’altro lato abbiamo un tema di disponibilità di manodopera nel settore edilizio che talvolta è scarsa anche da un punto di vista di professionalità, perché nella carpenteria come nell’edilizia servono ormai figure specializzate". 
Pa.Fi.

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