Turismo, un'estate di ripresa in Toscana. Meta preferita l'Isola d'Elba

È il bilancio di Confesercenti Toscana. Estate sopra le attese in tutta Italia, con oltre 33 milioni di turisti tra giugno e agosto. Incertezza per l'autunno

Isola d'Elba

Isola d'Elba

Firenze, 4 settembre 2021 – Un'estate di ripresa per il turismo toscano. Dal 20 luglio in poi, e per tutto il mese di agosto, le città d'arte toscane hanno visto il ritorno dei turisti, come mai ci si poteva aspettare, considerato il periodo caratterizzato ancora da restrizioni per chi viaggia. Molto bene anche sulla costa, sopratutto nella provincia di Livorno, trainata dall'Isola d'Elba, che nell'estate 2021 è stata una delle mete preferite, anche dagli italiani.

"La Toscana – commenta il presidente di Confesercenti Toscana, Nico Gronchi – supera l'esame del turismo dell'estate 2021 a pieni voti. Adesso non si dovranno ripetere ulteriori chiusure imposte dall’alto, perché gli esercenti non potrebbero sopportarle. E se il green pass sarà uno strumento utile per mantenere aperti i locali, allora ben venga, pur con tutte le criticità che si porta dietro".

Secondo quanto emerge da un'indagine di Cst, il Centro studi turistici di Firenze, tra giugno e agosto il sistema ricettivo italiano ha registrato l’arrivo di oltre 33 milioni di turisti per 140 milioni di pernottamenti, in crescita del 21 per cento sul 2020. A trainare la domanda gli italiani, con 105 milioni di pernottamenti, il 19.6 per cento in più rispetto allo scorso anno, ma sono tornati anche gli stranieri, con 35 milioni di pernottamenti, in aumento del 25 per cento sul 2020.

Un'estate che, dunque, ha rappresentato una boccata di ossigeno per il settore, anche se si resta lontani dai livelli pre-Covid, sopratutto per la quasi totale assenza della domanda extraeuropea, che nel 2019 valeva in Italia quasi 18 milioni di pernottamenti, a cui si sono aggiunti i risultati al di sotto delle aspettative registrati dalle imprese ricettive nel mese di giugno e nei primi giorni di luglio.

Sistemazioni e mete

Per pernottare i turisti hanno scelto sopratutto gli alberghi e si sono autorganizzati, prenotando per gran parte online tramite i portali dedicati. Resta, invece, la crisi del turismo organizzato – dalle agenzie di viaggio ai tour operator – settore che non ha registrato l’effetto positivo della domanda interna, ormai completamente disintermediata e orientata ai portali internazionali di prenotazione.

Le destinazioni in Italia

Le località marine e della montagna, che nell’estate 2020 avevano registrato un discreto recupero dei mercati, nel trimestre appena concluso hanno registrato valori di crescita più contenuti, rispettivamente +19 per cento e +13,1 per cento. Una crescita più sostenuta è stata dichiarata dalle imprese delle località dei laghi (+29%), ma recuperano anche le località termali (+27,4%), che nell’estate 2020 soffrirono particolarmente il calo della domanda. Rimbalzo anche per le città d’arte (+25,4%) ma, nonostante i discreti risultati del periodo, queste continuano a misurarsi con le complessità del mercato e le stime indicherebbero un differenziale di circa 10 milioni di pernottamenti in meno rispetto all’estate 2019.

Le previsioni di fine 2021

"I segnali di settembre – commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti – sono abbastanza positivi, ma l’incertezza per l’autunno è ancora forte, in particolare nelle città d’arte e nel turismo organizzato. Preoccupa, da questo punto di vista, il combinato disposto tra ripresa dell’invio delle cartelle esattoriali e la fine delle moratorie sul credito: bisogna quindi mantenere ancora l’attenzione alta, continuando a sostenere il più possibile la ripresa delle attività economiche e continuando ad accelerare sulle vaccinazioni”.

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