Nuovo codice degli appalti, i professionisti: giusto eliminare la "paura della firma"

Dal primo aprile si applicherà a tutti i nuovi procedimenti

Firenze, 31 dicembre 2022 - Addio al codice degli appalti pubblici del 2016, il nuovo codice varato di recente si applicherà a tutti i nuovi procedimenti a partire dal 1° aprile 2023 e dal 1° luglio 2023 è prevista l’abrogazione del Codice del 2016.

Obbiettivo dello strumento - sul quale sono riposte molte speranze in chiave di semplificazione rispetto alla disciplina precedente - è far parte delle misure di rilancio e crescita dell'economia e dell’ammodernamento infrastrutturale del Paese. Per farlo si introducono misure per velocizzare le procedure di assegnazione degli appalti così da realizzare gli obiettivi previsti dal Pnrr. In sostanza si prefigge di semplificare il sistema degli appalti pubblici muovendo da due principi cardine, stabiliti nei primi due articoli: il “principio del risultato”, per un affidamento del contratto e la sua esecuzione con la massima tempestività e il migliore rapporto tra qualità e prezzo nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza; il “principio della fiducia” nell’azione legittima, trasparente e corretta della pubblica amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economici.

Tra le innovazioni introdotte c'è il rafforzamento dei poteri di vigilanza dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione, la neutralizzazione della cosiddetta “paura della firma” mediante un meccanismo di depenalizzazione della responsabilità amministrativa e, in ultimo ma non per ordine di importanza, il conseguimento dell’allineamento alla normativa e alla giurisprudenza europea.

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