Firenze: Bassilichi confermato a capo della Camera di Commercio

L'elezione per acclamazione. E' al secondo mandato

Leonardo Bassilichi

Leonardo Bassilichi

Firenze, 5 luglio 2019 - Leonardo Bassilichi, esponente di Confindustria, è stato confermato alla presidenza della Camera di commercio di Firenze per i prossimi cinque anni. Bassilichi, al secondo mandato, è stato eletto per acclamazione. Fanno parte del consiglio della Camera di commercio, in rappresentanza del settore industria, Mario Curia, Laura Innocenti, Luigi Salvadori mentre l'artigianato sarà rappresentato da Antonella Batacchi, Niccolò Manetti (che dovrebbe essere designato vicepresidente nella prima giunta camerale), Jacopo Ferretti.

Per effetto della riforma delle Camere di Commercio, il numero dei consiglieri passa da 33 a 25. Alcune categorie sono rimaste dunque fuori dal Consiglio, ma Bassilichi intende comunque includerle attraverso la Consulta dei Presidenti che, riunita prima di ogni consiglio, servirà da stimolo e appoggio all’azione di governo. Anche i sindaci del territorio avranno voce; saranno infatti invitati a partecipare ad una delle prime sedute: “Vogliamo una Camera sempre più centrale ed inclusiva” ha detto Bassilichi.

Tra le altre nomine Aldo Mario Cursano, Raffaele Viggiani, Ilaria Scarselli, Valeria Bruni Giordani (per il commercio), Simone Ciampoli (agricoltura), Susanna Bianchi (cooperazione), Franco Marinoni e Claudio Bianchi (turismo), Corrado Mirannalti (trasporti e spedizioni), Pietro Buzzi (credito e assicurazioni), Stefano Guerri, Massimo Manetti, Tamara Ermini, Enrico Bocci (servizi alle imprese), Alessandro Vittorio Sorani (altri settori), Enzo Feliciani (in rappresentanza delle organizzazioni sindacali dei lavoratori), Massimo Falorni (in rappresentanza delle associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti) e Massimo Dal Piaz (liberi professionisti).

Il Presidente ha sottolineato come sia necessario abbandonare il luogo comune di una città che vive di solo turismo, dando maggiore visibilità alle filiere produttive: industria, commercio, artigianato, agricoltura che insieme generano più di 34 mld di PIL a livello provinciale.

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