Vestiti e scarpe, aumenti fino al 15 per cento

E' l'effetto dei costi dell'enegia e di quelli di trasporto. L'allarme di Confartigianato Firenze

Un negozio d'abbigliamento, foto d'archivio Attalmi

Un negozio d'abbigliamento, foto d'archivio Attalmi

Firenze, 18 gennaio 2022 – Aumentano energia, carburanti e, a caduta, anche i prodotti di largo consumo, dai vestiti alle scarpe, con aumenti fino al 15%. "Negli ultimi mesi i prezzi della merce al dettaglio sono aumentati per effetto dei costi dell'energia e di quelli del trasporto merci. I commercianti fiorentini stanno facendo il massimo per contenere gli aumenti, ma è chiaro che non possono bastare gli sforzi dei singoli che devono far fronte a costi schizzati in alto in brevissimo tempo: è un problema di sistema”.

A lanciare l'allarme il vicepresidente di Confartigianato Firenze, Paolo Gori. “Forse può sembrare strano che sia un'associazione di categoria a dirlo – continua Gori – ma non si può nascondere una situazione molto grave che i cittadini stanno toccando con mano ogni giorno. Il problema però è a monte: oltre ai costi dell'energia, sono aumentati quelli del trasporto delle merci. Ad esempio, un container da 40 piedi proveniente dalla Cina fino a poco tempo fa costava tra i 2.000 e i 2.500 euro, oggi può arrivare a 12-13.000 euro. E' per questo combinato disposto di caro bollette e caro trasporti che durante le feste natalizie sono avvenuti casi limite, come alcuni negozi che non trovavano shopper per mettere i prodotti da vendere”.

Le soluzioni di questo intreccio non sono semplici, avverte Confartigianato Firenze, ma bisogna iniziare a lavorarci da subito. “Bisogna tentare di ricostruire filiere italiane e per farlo servono ingenti investimenti pubblici. Allo stesso tempo bisogna investire sulle infrastrutture. In questo senso salutiamo con grande favore l'aggiudicazione dei lavori per la Darsena Europa di Livorno e chiediamo che il cantiere parta quanto prima: la Toscana – conclude Gori – non può più aspettare”.