"Veggieseno": fotografie tra ironia e vita sana per tornare a sorridere dopo la malattia

La mostra all'Oratorio di S. Caterina a Bagno a Ripoli vede protagoniste 5 pazienti del dipartimento di oncologia dell'ospedale Santa Maria Annunziata e seguite dal servizio di psiconcologia

Una delle fotografie in mostra a "Veggieseno" a Bagno a Ripoli

Una delle fotografie in mostra a "Veggieseno" a Bagno a Ripoli

Firenze, 3 febbraio 2018 - Ironia, forza, uno stile alimentare sano e la voglia di andare avanti. La mostra fotografica inaugurata questa mattina all'Oratorio di Santa Caterina racconta il coraggio di cinque donne che hanno combattuto e vinto contro il tumore al seno. Si sono messe “a nudo”, sia fisicamente che psicologicamente, posando davanti alla macchina fotografica della giovane Vittoria Govoni, studentessa del Polimoda, indossando frutta e verdura. Le fiorentine Lorella, Stefania, Donata, Nicoletta, Martina, con un'età tra i 50 e i 55 anni, pazienti del dipartimento di oncologia dell'ospedale Santa Maria Annunziata e seguite dalla psiconcologia diretta dalla dottoressa Lucia Caligiani, hanno voluto dare una testimonianza forte e decisa: contro il tumore si può vincere e ripartire con una vita più consapevole e attenta. Dovendo seguire una terapia ormonale, si sono impegnate a rispettare anche una dieta composta da tanta frutta e verdura.

Le 10 foto della mostra “VeggieSeno” (aperta al pubblico oggi e domani dalle 10 alle 17) raccontano lo stretto legame tra benessere e corretto stile di vita, tema molto caro alla struttura di psiconcologia: con progetti specifici insieme ad un team di dietisti, valuta la dieta e la risposta emotiva delle donne operate al seno ed in terapia ormonale. È stato anche realizzato un ricettario scritto dalle stesse pazienti dal titolo “Il peso delle emozioni” con ricavato devoluto all'attività del dipartimento a sostegno delle 300 donne coinvolte ogni anno dai progetti di supporto psicologico.

“Una dieta sana, con poca carne rossa e molte fibre è centrale nella prevenzione e per chi segue terapie ormonali – spiega la psicoterapeuta Elisabetta Surrenti, ideatrice del progetto -. Stiamo affrontando anche il rapporto con la cicatrice post operatoria, un compagno scomodo che poi assume un significato nuovo, come mostrano queste cinque donne”.

“Il nostro dipartimento oncologico – spiega la direttrice Luisa Fioretto – tende sempre più a coniugare un servizio di alto contenuto tecnico-professionale alla forte attenzione al contatto umano”. All'inaugurazione hanno partecipato anche il sindaco Francesco Casini e la sua vice Ilaria Belli, che ha la delega alle politiche sociosanitarie.

“Siamo lieti di ospitare questa mostra all'Oratorio - sottolineano i rappresentanti dell'amministrazione comunale -. Una sanità a misura di cittadino pone attenzione anche all'aspetto psicologico ed emotivo. Gli operatori del servizio di oncologia mettono in campo la loro professionalità e una profonda umanità”.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro