"Così portiamo la poesia su Facebook"

Dal 2013 il «Gruppo di scrittura creativa Firenze» si confronta. Tutti possono participare e scrivere a mano sui quaderni

Il ragazzi del gruppo Scrittura Creativa Firenze

Il ragazzi del gruppo Scrittura Creativa Firenze

Firenze, 31 marzo 2020 - «La poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere», ha detto Calvino. E mai come adesso, rinchiusi dentro le mura di casa, abbiamo avuto bisogno di oltrepassare il confine della realtà per raggiungere l’infinito della poesia. Tutti, ma proprio tutti, possono partecipare e condividere i propri versi o racconti sotto gli hashtag #PoesieSottoiltetto e #Raccontidallafinestra, lanciato dai ragazzi del Gruppo di scrittura creativa Firenze.

Nato nel 2013, il gruppo SCF si riunisce ogni mercoledì sera alla Zap - Zona Aromatica Protetta, riuscendo a coinvolgere appassionati di scrittura di ogni tipo. Di fronte alle restrizioni per evitare il Covid-19, però, i ragazzi non si sono scoraggiati e hanno deciso di spostare la sessione di confronto su Fb (www.facebook.com/ScritturaCreativaFirenzeSCF).

Sono fiorite poesie, spesso scritte a mano, fotografate, postate e condivise per formare un movimento silenzioso denso di emozioni. «Stiamo cercando di fare una sorta di servizio – spiega Matteo Mazzoni, referente del gruppo – per cercare di invogliare altre persone a leggere e a scrivere. Abbiamo lanciato l’hashtag #Poesiesottoiltetto, parola chiave con cui pubblicare le nostre poesie, con la foto della pagina del quaderno, per mantenere la vicinanza che ci contraddistingue. Per par condicio nei confronti dei prosisti, all’hashtag- poesia si unirà #Raccontidallafinestra. La cosa importante è che il nostro gruppo è e rimanga libero, un ambiente amichevole e disteso come è nella filosofia SCF».

Matteo ha anticipato che le sorprese virtuali continueranno con le challenge, sfide su nuovi temi, ed esercizi di scrittura creativa. Un esempio? «Immaginiamoci – spiega Matteo – un viaggio in treno e di descrivere ciò che ci succede prendendo esempio da Marquez, che raccontava il suo mondo magico e irreale come se fosse qualcosa di consono». La sfida è aperta.

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