Open Mad, duemila artisti per le Murate Art District

Firenze, dal 6 all'8 maggio una tre giorni aperta a tutti negli spazi dell'ex carcere con performer, danzatori, artisti visivi, fotografi, attori, registi, creativi

Anche la danza contemporanea tra gli appuntamenti dell'Open Mad

Anche la danza contemporanea tra gli appuntamenti dell'Open Mad

Firenze, 5 maggio 2022 - Performer, danzatori, artisti visivi, fotografi, attori, registi, creativi provenienti da tutto il mondo: sono oltre 2mila gli artisti che dal 2016 ad oggi hanno lavorato negli ambienti di Mad Murate Art District partecipando ai programmi di residenza attivati all’interno dello spazio del Comune di Firenze gestito da Muse.

Per condensare questa esperienza straordinaria, rendendo tutti partecipi dell'intenso lavoro di ricerca che viene svolto che Murate,  Art District ha deciso di organizzare Open Mad, una tre giorni – da domani il 6, 7 e 8 maggio - all’insegna della condivisione tra artisti, curatori e pubblico, per compartecipare alla quotidianità del distretto, spazio dedicato all’arte contemporanea nella sue diverse forme e discipline, realizzata grazie al contributo di Fondazione CR Firenze.

Si comincia domani,  6 maggio alle 10, sguardo all’Europa e alla nuova progettazione culturale col convegno “Nuovo Bauhaus Europeo: uno strumento di rigenerazione urbana”, realizzato in collaborazione con Europe Direct Firenze, momento di approfondimento suddiviso in due panel: dopo l’introduzione del direttore artistico di Murate Art District Valentina Gensini e degli assessori all’urbanistica, ambiente e all’innovazione tecnologica Cecilia del Re e alle politiche giovanili Cosimo Guccione, nella prima parte ci sarà il dibattito, con l’intervento di importanti voci, come Erminia Sciacchitano della Direzione generale Educazione e Cultura della Commissione Europea, Ludovica Gregori, vincitrice del Premio NEB Rising Stars under 30, degli architetti Chiara Moretti e Marco Nucifora coordinati dal professore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze Giuseppe Lotti.

Alle 12 invece si parla di “New European Bauhaus” con la direttrice artistica della Triennale di Milano Lorenza Baroncelli, il direttore della Fondazione Michelucci Andrea Aleardi, l’architetta Azzurra Muzzonigro e la direttrice del Centro Internazionale Studi Disegno Urbano Cinzia Palumbo, coordinati da Antonio Capestro, ricercatore del Dipartimento di architettura dell’Università di Firenze.

Sono 8 le installazioni e le mostre che saranno fruibili gratuitamente nella tre giorni di Open Mad, che daranno un assaggio della programmazione del presente e del passato prossimo all’interno degli spazi dell’ex carcere che oggi ospita Murate Art District. Negli spazi esterni sotto il loggiato e al primo piano trova spazio “Trying to grow wings” l’articolato progetto dell’artista serba Ana Vujovic curato da Renata Summo O’Connell, Artegiro, commissionato e prodotto da MAD Murate Art District. Nei tre giorni l’esposizione sarà aperta dalle 14.30 alle 19 e alle  15.30, 16.30 e 18.30 saranno disponibili visite guidate gratuite in collaborazione con l’Università di Firenze.

Inoltre, il pubblico che interverrà potrà fruire di “Not even you - Volume 1”, video installazione di Cristina Kristal Rizzo, dancemaker di base a Firenze, attiva sulla scena della danza contemporanea a partire dai primi anni ’90 e di Muratessili, lavoro di Cristina Mariani realizzato nella residenza di produzione Mad 2017. E ancora, "Quanto resta della notte", installazione sonora immersiva di Benetta Manfriani all’interno delle celle del Carcere Duro in collaborazione la comunità ucraina e la comunità russa di Firenze che sabato alle 16.30 e domenica alle 14.30 vedrà l’artista guidare il pubblico nel contatto con l’opera d’arte. 

Si intitola "40.000 chiodi" il lavoro site specific realizzato dall’artista fiorentino Paolo Masi nel corso della lunga residenza presso Mad nel 2018, accompagnato da una video intervista che illustra il lavoro e il pensiero da cui l’opera nasce. La ricercatrice Jessica Sartiani presenterà invece lo studio Black Archive Alliance, dedicato alla cultura “black” e afro-discendenti nel contesto italiano mentre al piano terra, in uno spazio dedicato affacciato sulla sala Ketty La Rocca sarà possibile accedere ad Argo, video installazione collegata al dispositivo omonimo indossato da Jacopo Baboni Schiligi, che misura costantemente alcuni parametri vitali dell’artista. 

Infine, negli spazi della Fondazione RF Kennedy (accesso da via Ghibellina 12), porte aperte per Enduring Freedom mostra dei due giovani artisti fiorentini Gianluca Braccini e Jonathan Soliman Awadalla, solamente venerdì dalle 15 alle 19.

Durante gli Open Mad, spazio anche alle performance dal vivo: il 6 maggio, dalla 10 alle 13 le Pratiche di osservazione urbana a cura di Circuito Urbano Temporaneo e del Collettivo MASC accompagneranno i visitatori nello spazio aperto della piazza delle Murate per l'osservazione silenziosa del quartiere (la pratica verrà ripetuta il 7 maggio dalle 15 alle 18). E ancora, alle 17.30 spazio a Cielo, azione partecipativa nel loggiato aperto a cura dell’artista ucraina Olga Pavlenko con la partecipazione di Cristina Mariani e in collaborazione con Centro Creazione Cultura per la giornata europea.

Il 7 maggio dalle 14:30 si potrà assistere all’azione performativa di Marta Bellu e Laura Lucioli (Produzione Versiliadanza) dal titolo Pratiche ispirate a I versi delle mani, mentre dalle 16 alle 17 l’artista Floor Robert disegnerà i corpi dei performer mostrando la sua pratica e aprendola a chi vorrà condividere questa esperienza. Dalle 15 alle 18 Kinkaleri ritorna con la performance Is It My World?, progetto che pone una domanda sulle possibilità politiche e artistiche dell’individuo, in un secolo in cui tutto è prossimo al confine e ad ognuno è dato il compito di immaginare un futuro. Dalle 15 alle 19 l’associazione culturale Fosca propone l’installazione-laboratorio per piccoli e grandi – da 5 a 99 anni – dal titolo Melusina (di fate e di streghe) con l’obiettivo di indagare l’archetipo della strega tessendo una ragnatela (o un nido?) colorata.

Alle 15 Paolo Mereu insieme a 10 professionisti propone Just Go, una performance collettiva a cui si può assistere ma anche partecipare salendo sulla pedana di danza, mentre fino alle 18 Fabrizio Ajello sarà in dialogo col pubblico. A seguire – 15:40 – la coreografa Lucrezia Gabrieli e la designer Chiara Tuttolani, dialogheranno sulle possibili relazioni che uniscono dati e danza nell’incontro Danzare i dati. E se alle 16:15 Cristina Abati e Angela Burico proporranno la perfrmance OrO, alle 16:30 sarà il momento di Azione e ricezione con l’attore Marco Di Costanzo del Teatro dell’Elce a condurre esercizi, giochi e provocazioni che metteranno in contatto i partecipanti con alcuni aspetti della creazione teatrale. Alle 17:30 andrà in scena Montecristo di Italo Calvino con Riccardo Strombi (produzione Catalyst) e per chiudere la giornata, alle 18:15 CreareContinuumComuni, ciclo di improvvisazione musicale elettronica e acustica che vedrà in pedana oltre 15 artisti a cura di Pars.

L’ultimo giorno, domenica 8 maggio, si apre alle 10 (in replica alle 11:30) con il laboratorio Fridays for future dedicato alle famiglie con bambini dai 7 ai 12 anni, ideato nel contesto del progetto europeo AtlaS.WH e realizzato dal Comune di Firenze, ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e rapporti con Unesco, in collaborazione con l'associazione Mus.e (su prenotazione: [email protected]), prosegue con le visite guidate al Complesso delle Murate e al Carcere Duro nel pomeriggio (su prenotazione [email protected]).

Il pomeriggio alle 15 nel Semiottagono delle Murate inaugura Reincantare il mondo, capitolo primo dell’omonima esposizione diffusa, a cura di Veronica Caciolli. La mostra coinvolge le cinque principali comunità religiose fiorentine (Centro Ewam Buddhista Tibetano, Chiesa di Santa Felicita, Moschea, Sinagoga, Villa Vrindavana,) con altrettanti artisti afferenti alle suddette comunità, e lo spazio civico del Semiottagono con l’artista laico dallo spirito ecumenico Tarshito. All’interno del Semiottagono saranno esposte quattro grandi tele realizzate dall’artista dal 2017 ad oggi assieme ad artisti dell’Orissa, del Bengala Occidentale, dell’Andhra Pradesh e del Telangana in India. Palinsesto completo su https://www.murateartdistrict.it/open-mad/

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