Il museo del futuro, al Museo Marino Marini vince Greta Attademo

L'architetta napoletana ha vinto la seconda edizione del Playable Museum Award, la call internazionale che premia la migliore idea, inedita ed originale, coinvolgente e creativa

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Firenze, 6 febbraio 2020 - L’architetta Greta Attademo (Napoli, 1992), con il progetto Origaming, è la vincitrice della seconda edizione del Playable Museum Award del Museo Marino Marini di Firenze, realizzato con il coordinamento a cura dell’engagement scientist e game designer Fabio Viola.L'architetta 

Il Playable Museum Award è la call internazionaleche premia la migliore idea - inedita ed originale - per un museo del futuro coinvolgente e creativo - con un grantdi 10 mila euro. Una sfida lanciata dal Museo Marino Marini di Firenze ai creativi e visionari di tutto il mondo in ogni ambito della conoscenza che nasce dall’esigenza sempre più forte di cambiare il modo di considerare i musei, anche per attrarre e coinvolgere le nuove generazioni. Il Museo Marino Marini di Firenze diventa così un hub di innovazione e sperimentazione, un museo- laboratorio dove pensare e creare prototipi e idee da poter poi declinare anche in altri musei, un luogo di “produzione” culturale, spazio di contaminazione dove sviluppatori, makers, artisti, storytellers, designers possano lavorare  ad una sintesi tra passato e futuro, tra tecnologia e umanesimo.

La giuria internazionale - composta da Alessandra Capodacqua, Simona Maschi, Ellyn Toscano, Lorenzo Coppini e Jeffrey Schnapp - ha così motivato la sua decisione: Il progetto esprime un concept veramente originale. La qualità dell'esposizione, l'eleganza e la soluzione proposta nella progettazione software-hardware-fisica corrispondono alla sfida lanciata dalla call di un'idea applicabile ad una modalità user experience rivolta a tutte le tipologie di utenti. It's #playable! 

"Il progetto Origaming è stato giudicato il migliore all’unanimità dalla giuria - ha dichiarato Patrizia Asproni, Presidente del Museo Marino Marini di Firenze - perché è molto originale, creativo e permettere di coinvolgere tutte le tipologie di utenti, offrendo a ciascuno una modalità di interazione curiosa e giocosa. Anche quest’anno la partecipazione è stata straordinaria, soprattutto dall'estero, e il fatto che  la vincitrice sia una giovane donna italiana ci rende particolarmente felici, un segno di come le nuove generazioni siano sempre più familiari con le discipline STEM. Non vediamo l'ora di supportare Greta Attademo nella realizzazione del suo progetto innovativo”.

“Il progetto Origamingrisponde alle sfide della Cultura Interattiva dove il concetto di spettatore cede il passo allo spettAutore - ha detto il coordinatore del Playable Museum Award, Fabio Viola-. Il pubblico diventa parte integrante dell’esperienza artistica e il manufatto da oggetto si trasforma in processo grazie alla stratificazione umana. Quando l’analogico dialoga con il digitale, quando culture diverse convergono, quando l’aura sacrale dell’opera si contamina con l’idea di partecipazione attiva nascono esperienze playableche facilitano il raggiungimento, coinvolgimento e trasferimento di informazioni verso nuovi pubblici. E per il secondo anno consecutivo il premio è andato a un under 30, a dimostrazione del grande potenziale creativo di cui potrebbero beneficiare le nostre istituzioni culturali”.

 

 

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