Ottone Rosai: la mostra a Pontassieve

Allestita nel marzo scorso e mai inaugurata fino all'estate

Particolare di 'Incontro in via Toscanella', 1922, Ottone Rosai

Particolare di 'Incontro in via Toscanella', 1922, Ottone Rosai

Pontassieve (Firenze) 20 novembre 2020 -  La mostra di Ottone Rosai nella sala delle Colonne del Comune di Pontassieve ha avuto una vita tormentata. È stata allestita con la consapevolezza che non si sarebbe potuta inaugurare il 14 marzo del 2020 (secondo programma) per via dell’imminente isolamento forzato. Ma lo stesso, Adriano Bimbi ed io – che dell’esposizioni di Pontassieve siamo curatori – l’abbiamo allestita, perché c’è parso che la speranza fosse l’unica arma di reazione da parte d’un popolo aggredito da un morbo invisibile, ma pervasivo.

I prestatori, avendo condiviso e apprezzato l’idea sottesa all’intento nostro e del Comune, hanno generosamente prolungato fino a dicembre del 2020 il periodo della loro concessione, la cui scadenza avrebbe dovuto essere a metà giugno. Sicché nell’estate, quando pareva che il contagio avesse allentato la presa, la mostra è stata aperta su prenotazione, adottando tutte le precauzioni imposte dal Governo. Ma, ora che si sperava di consentire nuove e anche più fitte visite, l’epidemia ha ripreso a infierire, vanificando ogni aspirazione. E però nemmeno stavolta s’è voluto cedere alla malignità del flagello. S’è allora pensato di girare un breve video che fosse capace di serbar memoria di un’impresa culturale di piccole dimensioni, ma significativa nella sostanza, con cui l’Amministrazione di Pontassieve si prefiggeva di tener viva la memoria d’un pittore del Novecento ch’è stato maestro di tanti artisti toscani.

Antonio  Natali 

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