Paura e divertimento: uno scivolo di venti metri nel cortile di Palazzo Strozzi / VIDEO

L'obiettivo è quello di realizzare un progetto artistico che è un vero e proprio esperimento scientifico, dove uno dei soggetti da 'indagare' è il pubblico. L’altro, le piante

Lo scivolo di venti metri nel cortile di Palazzo Strozzi

Lo scivolo di venti metri nel cortile di Palazzo Strozzi

Firenze, 17 aprile 2018 -  L’arte abbraccia la scienza. O viceversa. E la paura e il divertimento si uniscono per scivolare insieme, lungo venti metri di tunnel, e trasmettere a una piantina di fagiolo emozioni tutte umane.

L’artista tedesco Carsten Höller continua ad esplorare l’universo delle percezioni, ponendo lo spettatore in situazioni inconsuete, ribaltando spesso le prospettive e invitando le persone a riflettere su rapporti di spazio e movimento. E così arriva nel cortile di Palazzo Strozzi con uno dei suoi celebri scivoli, per realizzare insieme al famoso neurobiologo Stefano Mancuso un progetto artistico che è un vero e proprio esperimento scientifico, dove uno dei soggetti da “indagare” è proprio il pubblico. L’altro, le piante.

L’enorme installazione che occupa l’intero cortile rinascimentale – in un suggestivo connubio antico-moderno – si chiama The Florence Experiment, è curata dal direttore della Fondazione Strozzi Arturo Galansino e sarà accessibile da domani 18 aprile al 26 agosto. In pratica, col biglietto della mostra si può venir giù da uno dei due scivoloni tenendo sul petto (fissato da una cintura) un vasetto con una piccola pianta. Una volta arrivati in fondo, si dovrà consegnare il fagiolo a una vera e propria equipe di studiosi che in un laboratorio mobile allestito nei locali della fondazione analizzerà l’impatto dell’emozione umana provata durante ‘la scivolata’ dalla pianta.

Non solo. Negli spazi della Strozzina sono state allestite due sale cinematografiche dove vengono proiettati spezzoni di film comici e dell’orrore. La scienza dice che la paura e il divertimento degli spettatori producono composti chimici volatili differenti. Particelle che verranno catturate attraverso due condotti di aspirazione, e trasportate sulla facciata di Palazzo Strozzi, con l’intento di influenzare la crescita di alcune piante di glicine rampicanti disposte su grandi strutture tubolari a forma di Y. Si creerà quindi una sorta di grafico vegetale che illustrerà l’interazione tra le emozioni umane e il comportamento delle piante. Cioè, si dovrebbe poter vedere che effetto fanno le risate e i brividi di terrore sul mondo vegetale.

"The Florence Experiment propone una riflessione moderna sul concetto di ecologia e sul rapporto tra uomo e natura – spiega Galansino –. Con questo progetto, coraggioso e originale Palazzo Strozzi diviene una piattaforma di sperimentazione totalmente contemporanea trasformandosi in un laboratorio di dialogo tra arte e scienza. Si mira a creare una nuova consapevolezza al modo in cui l’uomo vede, conosce e interagisce con un organismo vegetale. Il tutto attraverso una rinnovata alleanza tra arte e scienza".

"Obiettivo del progetto è cercare di avvicinare l’inavvicinabile – spiega lo stesso Höller –, e tentare la comprensione dell’intelligenza delle piante. Quella animale è un monumento all’incomprensibilità; con questo esperimento facciamo un ulteriore passo in avanti". Il professor Mancuso è certo che alla fine "di sicuro scopriremo qualcosa di più nel campo della consapevolezza vegetale. Del resto - ha aggiunto - noi dipendiamo dalle piante. Loro invece non dipendono da noi. E se per intelligenza intendiamo la capacità di adattamento, allora forse si può anche dire che sono più intelligenti di noi". Alla presentazione hanno preso parte, tra gli altri, la vicepresidente della Regione Monica Barni, la vicesindaca Cristina Giachi, Donatella Carmi vicepresidente della Fondazione CR Firenze e Carlo Ceccarelli della Apps.

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