Torna la Florence Art Week, dal 16 al 24 settembre

In totale 43 eventi, 37 luoghi e 9 giorni di programmazione

La presentazione oggi a Palazzo Vecchio

La presentazione oggi a Palazzo Vecchio

Firenze, 12 settembre 2022 – Torna a Firenze la Florence Art Week, dal 16 al 24 settembre: 29 istituzioni culturali coinvolte, 43 eventi, 37 luoghi e 9 giorni di programmazione. Il programma di Florence Art Week si apre il 16 settembre, giorno in cui viene inaugurata la mostra Henry Moore in Florence, realizzata dal Museo Novecento in collaborazione con la Henry Moore Foundation.

La mostra, a cura di Sebastiano Barassi, Head of Collections and Programmes della Henry Moore Foundation e Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento, presenta due sculture, “Large Interior Form” e “Family group”, che saranno esposte per l’occasione in Piazza della Signoria e sul sagrato dell’Abbazia di San Miniato al Monte (fino al 31 marzo 2023).

Tra i tanti appuntamenti la mostra “Nel suo tempo” personlae di Olafur Eliasson a Palazzo Strozzi ma anche il premio “Rinascimento +”: il 23 settembre nel Salone dei Cinquecento, in occasione della cena di gala organizzata in collaborazione con la Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze (che si tiene a Firenze dal 24 settembre al 2 ottobre), verrà consegnato il premio - realizzato dall’artista Emiliano Maggi - a Marisa Chearavanont, Gianfranco D’Amato, Laura Mattioli, Fabrizio Moretti, Hussam Otaibi, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, eminenti personalità del collezionismo e del mecenatismo, premiati per il loro sostegno all’arte e agli artisti.

“La Florence Art Week vuole essere una cornice ideale e non certo esaustiva in cui inserire una concentrazione di eventi culturali di altissimo livello, un progetto pilota che vogliamo strutturare e rendere permanente negli anni a venire – ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella -. I diversi attori culturali della città hanno risposto al nostro appello e siamo così in grado di dimostrare una straordinaria capacità della città di fare rete e di proporre un’offerta variegata e in sintonia con l’attualità dei diversi linguaggi artistici”.

Niccolò Gramigni

 

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