Firenze, cinema e donne: il festival internazionale 'I mille volti della violenza'

Dal 23 al 27 novembre, all'Istituto Tedesco, all'Istituto Francese e al cinema La Compagnia verranno proiettate le pellicole di alcune delle più importanti registe di tutto il mondo

Le scarpe rosse, simbolo della lotta alla violenza sulle donne (foto archivio)

Le scarpe rosse, simbolo della lotta alla violenza sulle donne (foto archivio)

Firenze, 21 novembre 2022 - In arrivo a Firenze la 43esima edizione del festival Internazionale di Cinema e Donnedal 23 al 27 novembre si svolge "I mille volti della violenza" allo scopo di incentivare la presenza ancora scarsa di registe. 

Per raccontare quella che è una vera e propria piaga sociale, trasversale, purtroppo ancora oggi di grande attualità: la violenza sulle donne, che viene affrontata da diverse angolazioni e prospettive, grazie alla capacità e alla qualità delle opere in programma, che vanno ad indagare in profondità, alla ricerca delle sue radici, svelandone i meccanismi e le motivazioni, le mistificazioni e rivelano tutta la sua gravità. I film delle autrici forniscono sguardi sempre originali, capaci di vedere quello che si nasconde dietro fenomeni difficili da comprendere come il femminicidio, eredità di un passato che non vuole passare, violenze fisiche e psicologiche che tornano a ripetersi, acuite da emergenze come guerre, razzismo, migrazioni.

Negli anni la manifestazione ha portato nel capoluogo toscano grandi autrici di tutto il mondo permettendo di scoprire promesse del cinema che sono poi diventate registe affermate. Purtroppo c'è ancora tanta strada da fare: i film firmati da donne sono meno del 10% della produzione mondiale e il 15% di quella europea. 

L'edizione 2022, diretta da Paola Paoli e Maresa D’Arcangelo nasce dalla collaborazione con i più interessanti festival europei dedicati alle tematiche femminili e alla produzione delle registe di tutto il mondo: Films Femmes Mediterranée, di Marsiglia; Dràc Magìc di Barcellona; Tricky Women/Tricky Realities Festival di Vienna, primo e unico festival dedicato ai film d’animazione di donne e di registi Queer

Quest'anno le pellicole saranno proiettate tra l'Istituto Tedesco di Firenze, l'Istituto Francese e il cinema La Compagnia

Il programma 

Il primo appuntamento è mercoledì 23 novembre, alle 19, all’Istituto Tedesco di Firenze (Borgo Ognissanti, 9) con anticipazioni di film dal Festival di Vienna Tricky Women/Tricky Realities. Dopo un aperitivo aperto ai partecipanti della serata, alle 21 si prosegue all’insegna della Festa musicale con le canzoni di Donatella Alamprese. La serata è ad ingresso libero, con prenotazione all’indirizzo email: [email protected].

Il secondo appuntamento, giovedì 24 novembre, è all’Istituto Francese di Firenze, (piazza Ognissanti, 2): alle 18.30, proiezione del film Regard noir, di Aïssa Maïga, vincitrice Premio Sigillo della Pace2022. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. La programmazione si sposterà, dal 25 al 27 novembre, a La Compagnia, la casa del cinema della Regione Toscana (via Cavour, 50r). Venerdì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, alle ore 11, si terrà "Invece della violenza", evento speciale in presenza e online inserito nel programma "La Toscana delle Donne", della Regione Toscana.

Interverranno rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni attive sul territorio nel contrasto alla violenza di genere, per l’inclusione delle differenze, alla presenza di Alba Villarmea, direttrice del Dràc Magìc di Barcellona e Waltraud Grausgruber, direttrice del Tricky Women/Tricky Realities di Vienna; in collegamento online Camilla Trombi, direttrice del festival Film Femmes Mediterranéene di Marsiglia. Alla giornata sarà dedicato "La traversée", straordinario film d’animazione di Florence Miailhe. Nel film, due bambini, fratello e sorella, affrontano da soli la fuga dalle persecuzioni e dalle guerre per raggiungere l’altrove sognato dove costruire una nuova vita.

Si comincia con il corto "Jackfruit", di Thu'y Trang Nguyn in cui il protagonista Mi't, gender fluid, di origine vietnamite vive nella Berlino multietnica di oggi. Sarà seguito da "My father's room", corto di animazione dalla Corea del Sud di Nari Jang, un potente racconto autobiografico degli abusi subiti durante l'infanzia. Da segnalare il pluripremiato "La peste" (La plaga) di Neus Ballu's che racconta la attuale crisi economica attraverso la storia di un contadino, una donna filippina, una signora anziana, una prostituta, un giovane moldavo che vivono nella periferia di Barcellona e che lottano per sopravvivere tra aree industriali, autostrade e coltivazioni tradizionali.

Per l'Italia, da segnalare il corto "Il mio posto sicuro" di Ambra Quaranta, in cui la protagonista Carmela subisce in silenzio le violenze da parte del marito fino a quando un episodio inaspettato le fa toccare il fondo. Inizia così un viaggio alla ricerca della verità per liberarsi e ritrovare sé stessa. Ma c'è anche "Good Morning Tel Aviv", in cui Giovanna Gagliardo indaga la citta' israeliana che non dorme mai, la più laica e cosmopolita di tutto il Medio Oriente, capitale del gay pride e del business, della creatività e dell'innovazione.

E ancora, in programma i film che si rapportano con la storia, quella delle prime lotte per il diritto all’aborto negli Stati Uniti, in "It Happens to Us", di Amalie Rothschild e soprattutto quelli che ci riconnettono con la storia recente del nostro Paese, come il prezioso "Con voce di Nilde", di Emanuela Piovano. Ma anche memoria privata e autobiografica, con l’acclamato film di esordio di Carla Simòn, la più importante regista della Nueva Ola spagnola e il suo film "Estate 1993", che allude agli anni del diffondersi dell’Aids.  

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