Dante: manoscritti, disegni, incisioni e mappe in una mostra a Palazzo Pitti

Una rassegna, visitabile fino al 6 marzo, dedicata al mondo del Sommo poeta tra scienza e poesia

Palazzo Pitti, anteprima della mostra dedicata a Dante (Foto Moggi/NewPressPhoto)

Palazzo Pitti, anteprima della mostra dedicata a Dante (Foto Moggi/NewPressPhoto)

Firenze, 13 dicembre 2021 - Manoscritti, disegni, incisioni, mappe di un aldilà immaginato, strumenti scientifici e riproduzioni video rappresentano la Terra e la struttura cosmologica dell'Universo come erano conosciute dal Sommo Poeta: si apre oggi, 14 dicembre, la mostra 'Dall'inferno all'empireo. Il mondo di Dante tra scienza e poesia', a Palazzo Pitti, visitabile fino al 6 marzo

La rassegna, dedicata al Dante scienziato, è realizzata dalle 'Gallerie degli Uffizi' in collaborazione con il museo Galileo. Oltre a opere originali come manoscritti, stampe, disegni, incisioni, mappe del mondo e strumenti scientifici, sono in mostra riproduzioni in alta risoluzione di opere non trasportabili, grandi modelli tridimensionali che rappresentano la Terra e la struttura cosmologica dell'Universo come erano conosciute da Dante, e filmati realizzati dal laboratorio multimediale del museo Galileo.

Un video mette a confronto il mondo del Sommo Poeta con le moderne esplorazioni del Sistema Solare. Inoltre, grazie a due proiezioni multimediali immersive i visitatori sono trasportati all'interno delle miniature di un prezioso manoscritto della Commedia conservato alla British Library. "Tra le varie scienze delle quali troviamo le vestigia nell'opera poetica dell'Alighieri, la cosmografia - spiega Eike Schmidt, direttore delle 'Gallerie degli Uffizi' - è sicuramente quella che ha maggiore rilevanza per i nostri tempi, in cui quasi ogni anno veniamo sorpresi da nuove scoperte e nuove teorie sulla conformazione, sulla genesi e sul destino del mondo infinito che circonda il nostro piccolo e fragile pianeta, e che regolarmente capovolgono quanto finora prendevamo per certo".

"Questa mostra - ha affermato Roberto Ferrari, direttore esecutivo del museo Galileo - offre ai visitatori l'opportunità di confrontarsi con aspetti della Commedia meno conosciuti e di sicuro interesse, anche per apprezzare la distanza tra narrazione e conoscenza scientifica".

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