Firenze, 1 febbraio 2023 - Maldicente e sfaccendato che trascorre il suo tempo al tavolino del caffè e che non sa interessarsi del prossimo se non per amore del pettegolezzo e per malignità: il personaggio di Don Marzio della Bottega del Caffè di Goldoni è il perfetto rappresentante di quello che oggi potrebbero essere gli haters che troviamo soprattutto nei siti di relazione sociale anche se questi ultimi di solito approfittando dell’anonimato, usano espressioni di odio razzista e che comunque cercano di mettere gli uni contro gli altri. L’ambientazione de La bottega del caffè è quella della piazzetta veneziana sulla quale si affacciano alcune botteghe, “quella di mezzo ad uso di caffé, quella alla diritta di parrucchiere, e barbiere, quella alla sinistra ad uso di gioco, cioè di biscazza. Sopra le tre botteghe stanno alcuni stanzini praticabili appartenenti alla bisca con finestre in veduta dalla strada. C'à la bottega del barbiere, la casa della ballerina e la locanda. Protagonista assoluto Michele Placido - che è attore, regista ma anche sceneggiatore - con Don Marzio appunto ne "La bottega del caffè" di Goldoni diretta da Paolo Valerio, commedia moderna e complessa, ricca di ironie e acutezze che resterà in scena alla Pergola fino a domenica 5 febbraio. Don Marzio è il nobile napoletano che osserva da seduto al caffè il piccolo mondo di un campiello veneziano e con malizia ne intriga i destini. Lo attorniano figure ognuna ambigua e interessante: una coralità in cui la pièce trova il fulcro del suo impeccabile meccanismo comico, che imprime ritmi vorticosi alle interazioni fra i personaggi. La sintesi è fare di tre atti uno, per la regia di Paolo Valerio. Spettacolo che segna il ritorno a teatro di Michele Placido carismatico protagonista del mondo dello spettacolo italiano con questo personaggio a cui Goldoni assicura una decisa e intrigante centralità. Con tutto un rincorrersi e mentire, tessere affari, tra pentimenti e colpi di scena, è osservatore privilegiato proprio Don Marzio: il nobile napoletano che seduto al caffè ascolta, rivela, distorce notizie e verità. È da vedere un Placido così tanto racchiuso in Don Marzio che va di pari passo al misterioso fascino di questo testo, per la sua attualità spesso riletto in chiave contemporanea, che ha conquistato autori contemporanei, e che anche in questa edizione aggancia senza fatica, senza necessità di sottolineature, l’attualità delle “fake news” quando le chiacchiere del campiello si trasformano in accuse feroci, o un certo gusto per il voyeurismo, se si invita il pubblico a intrufolare lo sguardo all’interno di camerini e nelle case dei personaggi. Con, in ordine alfabetico, Luca Altavilla, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Anna Gargano, Armando Granato, Vito Lopriore, Francesco Migliaccio, Michelangelo Placido, Maria Grazia Plos. Repliche.