Firenze, 25 maggio 2013 - Si inaugura oggi alle 18 al Museo Horne, "Horne & Friends. Firenze un sogno da salvare", a cura di Elisabetta Nardinocchi e Matilde Casati, una mostra che per la prima volta ripercorre la storia di Herbert Percy Horne, mettendo in luce aspetti poco noti della formazione e della versatile attività artistica e culturale del raffinato personaggio inglese, essenzialmente conosciuto come studioso del Rinascimento fiorentino e collezionista.

Herbert Percy Horne rimane tuttora una figura enigmatica, il cui contributo alla cultura tra Otto e Novecento è ancora in parte da valutare nella sua reale entità, per i molteplici interessi che coltivò nei campi dell’arte figurativa, della letteratura e della musica. Oggi il Museo, anche attraverso l’allestimento di una sala intitolata Horne & Friends, ne documenta le spiccate doti di grafico e raffinato illustratore, poeta e punto di riferimento di numerosi artisti e intellettuali inglesi e americani presenti in quel periodo a Firenze.

Horne & Friends propone una selezione di disegni, stampe, carte d’archivio e volumi della biblioteca del connoisseuer anglofiorentino, materiale in parte inedito. L’esposizione si offre come raffinata cornice per la video installazione, a cura di Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi (Art Media Studio), fortemente voluta dalla direzione del museo, come innovativo strumento di visita permanente, tale da presentare la complessa figura di Herbert Horne in modo immediato e coinvolgente, sia per il pubblico degli adulti che dei più 'piccoli'.

Tra i preziosissimi inediti esposti, a ricordarci il contributo di Horne allo studio del Rinascimento fiorentino, è la bozza del 1907, del volume Alessandro Filipepi commonly called Sandro Botticelli, painter of Florence, insieme a prove di impostazione grafica, impaginato e capolettera. La monografia su Sandro Botticelli, pubblicata poi nel 1908, rimane ancora oggi insuperata per la ricchezza del regesto documentario. E furono gli studi su Botticelli che lo portarono in Italia, allontanandolo sempre di più dall’ambiente mondano londinese e a far sì che eleggesse Firenze a sua seconda patria.

La sua passione per le arti grafiche e tipografiche, grazie alla quale ha realizzato ex-libris e ideato per case editrici inglesi e americane serie di caratteri tipografici ispirati alla cultura rinascimentale, è testimoniata da un altro inedito, il disegno e la prova di stampa della copertina di “The Burlington Magazine”, prestigioso periodico del quale, nel 1903, figura tra i fondatori insieme a Bernard Berenson e di cui ha anche curato l’intera veste grafica.


Esposti qui per la prima volta, disegni e prove di stampa, di Diversi Colores, raccolta di poesie di Horne, pubblicata nel 1891, della quale si è occupato dell’impostazione grafica e che aggiunge un ulteriore contributo al ritratto di questa poliedrica figura. Altra rarità è un piccolo e raffinato paesaggio di Horne, per ora unica testimonianza certa della sua attività di acquerellista.

Horne & Friends vuole anche ricostruire il clima intellettuale e le frequentazioni che lo stimato studioso intrattenne con la comunità di intellettuali stranieri, giunti tra Otto e Novecento nel capoluogo toscano. Tra le sue amicizie troviamo scrittori, artisti, storici dell’arte e collezionisti, da Walt Whitman a Bernard Berenson e sua moglie, a Aby Warburg, Arnold Böcklin, Arthur Acton, Charles Loeser, John Temple Leader.


Si documenta la sua azione per l’Associazione in difesa di Firenze antica, fondata nel 1898 per opporsi ai piani di demolizione promossi dall'amministrazione comunale per risanare e ammodernare il centro storico della città. Nata con la finalità di tutelare il patrimonio storico ed artistico di Firenze, l'associazione si è impegnata soprattutto nel sensibilizzare l'opinione pubblica italiana e straniera, trovando particolare sostegno nella comunità anglo-americana residente a Firenze. Paladina di questa 'crociata' è stata la scrittrice Violet Paget, conosciuta come Vernon Lee, che sul "Times" denunciò le 'auto-mutilazioni' della città ormai già avvenute, interrogandosi sul suo futuro. Nel 1899, Horne fu nominato corresponding member da Tommaso Corsini, già sindaco della città e poi presidente dell’Associazione, per raccogliere firme di illustri personalità straniere a sostegno della causa.


In mostra troviamo il registro delle firme o meglio l’Indirizzo di simpatia all’Associazione per la difesa di Firenze antica. Firme scelte fra le 11.000 e più, raccolte all’estero e presentate al Comitato il 1 marzo 1899, tra cui quelle di John Singer Sargent, Lawrence Alma-Tadema, Wilhelm von Bode, Lucien Pissarro, John Ruskin, Theodore Roosevelt e Siegfried Wagner.
In mostra sarà esposto anche un altro inedito, una Veduta di Firenze, una collotipia del 1914, realizzata da Edmund New (1871-1913).

L’evento è realizzato grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e l’Osservatorio dei Mestieri d’Arte, che ormai da tempo sostengono le attività culturali e didattiche del museo. La video installazione è stata resa possibile grazie ai Friends of Florence e al sensibile interessamento del suo presidente, Simonetta Brandolini d’Adda. Tale istituzione agisce in perfetta continuità con gli ideali di quella comunità anglo-americana che guardò a Firenze come a patria elettiva, contribuendo significativamente alla sua salvaguardia e alla sua valorizzazione.

La mostra Horne & Friends sarà accompagnata da un Giornale edito dal Centro Di (Firenze), in italiano e inglese, offerto gratuitamente ai visitatori e rimarrà aperta al pubblico fino al 7 dicembre 2013. Per tutta la durata dell’evento sono previste visite guidate, attività didattiche e laboratori dedicati alle famiglie con bambini dai 5 ai 13 anni, tra cui Un, due, tre…libro! per creare un instant book (prenotazioni 055 244661 – [email protected]).